Coronavirus, al via in Ats Brianza le Unità Speciali di Continuità Assistenziali (Usca)

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36 i medici e 3 le figure professionali di supporto che potranno essere attivate dal medico di medicina generale

Le Usca opereranno anche a Lecco. Tanti giovani medici in prima linea

LECCO – Parte oggi, martedì, l’attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), previste da Regione Lombardia con funzione di supporto all’attività del territorio.

Per i territori di competenza di Ats Brianza (Lecco, Monza e Vimercate) opereranno 36 medici e 3 figure professionali di supporto, che potranno essere attivati dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Famiglia per visitare a domicilio pazienti positivi al tampone per COVID o con sintomi riferibili al virus.

Cosa sono le Usca

Le USCA sono finalizzate alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. L’intervento dei medici delle USCA sarà attivato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Famiglia nel momento in cui si evidenzia la necessità di una visita domiciliare. L’attività dei medici USCA sarà rivolta ai pazienti COVID19 – dimessi dalle strutture ospedaliere o mai ricoverati – con bisogni di assistenza compatibili con la permanenza al domicilio e per la cura a casa di pazienti con sintomatologia simil influenzale, di cui non è certificata l’eventuale positività ma che devono essere considerati come sospetti casi COVID.

Degenze di sorveglianza: “Con Prefettura e Asst individuate alcune soluzioni, attualmente al vaglio”

Per quanto riguarda la possibile individuazione di strutture per la quarantena di soggetti impossibilitati a trascorrerla al domicilio – fanno sapere da Ats Brianza – sono state individuate alcune soluzioni riportate al tavolo di lavoro con la Prefettura e Asst di Lecco. Tuttavia, occorre evidenziare che Ats d’intesa con Asst sta attentamente monitorando questo bisogno trovando, dove necessario, soluzioni specifiche avendo presente l’orizzonte complessivo del percorso di cura dei pazienti”.

Al via anche l’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi Covid)

Un ulteriore supporto verso i medici di famiglia e dei loro pazienti potrà essere garantito dalla attivazione, nei prossimi giorni, dell’Assistenza Domiciliare Integrata COVID (ADICOVID) per la gestione domiciliare degli assistiti contagiati dall’epidemia. L’articolazione oraria prevista è dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20, con turni di 6 ore per ogni medico.

Inizialmente le Usca avranno sede base a Lecco, Monza e Concorezzo (Vimercate), con la possibilità, in relazione alle domande ricevute, di un decentramento in altre aree orograficamente svantaggiate come l’alto lago e la Valsassina.

Giovani medici in prima linea

“Abbiamo affidato questo compito, sulla base delle richieste, per lo più a giovani medici – spiega il Direttore del Dipartimento di Cure Primarie Valter Valsecchi – giovani che si sono messi a disposizione per quest’attività mettendo a disposizione un’indiscussa conoscenza clinica, con tanta voglia di fare e un grosso impegno emotivo”.

Luca, 30 anni, già medico di continuità assistenziale spiega la sua scelta: “In questo momento penso che serva lavorare sul territorio, con una triplice funzione; l’aiuto ai medici di base che hanno avuto un aumento improvviso di richieste, il supporto diretto alla popolazione nella propria casa e la possibilità di evitare l’intasamento degli ospedali, in un momento di afflusso enorme. Affronto questo compito con determinazione, spinto dalla voglia di mettere a disposizione la mia professionalità per chi ha bisogno in questo difficile periodo”.

Silvia, 26 anni, dopo anni di studio e di praticantato ora è pronta ad affrontare il lavoro di medico, e ha scelto di farlo con l’USCA: “Voglio poter aiutare sul territorio e nel territorio che amo, potendo lavorare in modo capillare direttamente con i pazienti vittime di questo terribile virus. Credo che con il nostro lavoro si potranno raggiungere e visitare in modo specializzato persone che in questo momento rischiavano di essere sole”.

Usca ‘antenne sociali del territorio’

In linea con la proposta avanzata da Flavio Polano, Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di ATS Brianza, le USCA diventeranno anche antenne sociali sul territorio. Infatti i medici che si recheranno al domicilio segnaleranno anche esigenze di carattere sociale rilevate durante la visita, le segnaleranno ad ATS che prontamente si interfaccerà con gli Uffici di Piano che se ne faranno carico.