Covid, dopo un mese la Lombardia passa in zona arancione

Tempo di lettura: 3 minuti

Le nuove misure per il contenimento del Covid in vigore da lunedì 12 aprile

Spostamenti liberi all’interno del proprio comune, riaprono i negozi, tornano in classe tutti gli studenti delle medie, ‘dad alternata’ alle superiori

LECCO/MILANO – Dopo un mese, da lunedì 12 aprile la Lombardia passa in zona arancione. Questa la decisione presa dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministero della Salute dopo il monitoraggio settimanale dei dati relativi all’epidemia di Coronavirus. Il Ministro Speranza firmerà l’ordinanza nelle prossime ore.

La curva epidemiologica nella nostra Regione è in miglioramento e l’incidenza di nuovi positivi su 100 mila abitanti è scesa sotto 250 (fascia critica stabilita dal Cts) così, dopo quattro settimane di zona rossa (massima criticità), la Lombardia vedrà un allentamento delle restrizioni e da lunedì 12 aprile sarà in zona arancione (media criticità).

Cosa cambia

Da lunedì dunque ci si potrà liberamente spostare all’interno del proprio comune di residenza tra le 5 e le 22 e riapriranno negozi, centri estetici e parrucchieri. Restano chiusi bar e ristoranti con possibilità d’asporto (fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti), sempre consentita la consegna a domicilio.

Scuola

In zona arancione le attività scolastiche e didattiche della seconda e terza media si svolgono integralmente in presenza. Dopo la ripresa, lo scorso 7 aprile, delle lezioni in classe per gli alunni delle elementari e fino alla prima media, da lunedì quindi torneranno a scuola anche le classi seconde e terze.

Le scuole superiori, invece, adottano forme flessibili affinché sia garantita l’attività didattica in presenza per almeno il 50% e fino a un massimo del 75%.


Fontana: “Non abbassiamo la guardia”

Soddisfatto il governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Dopo 28 giorni di limitazioni da fascia rossa iniziamo quel graduale ritorno alla normalità che comportamenti responsabili e vaccinazioni renderanno più vicino. Non sprechiamo questa grande opportunità, osserviamo tutte le regole che consentono di tenere sotto controllo la diffusione del virus. Non abbassiamo la guardia, rispettiamo il distanziamento e gli isolamenti qualora si verifichi un contagio“.

“In Lombardia – prosegue Fontana – ci stiamo avvicinando ai 2 milioni di dosi somministrate e lavoriamo per incrementare le vaccinazioni giornaliere, soprattutto delle persone più a rischio. Domenica contiamo di coprire con la prima dose il 100 per cento degli over 80 autonomi ed entro il 20 aprile anche di quelli a costretti al domicilio. Abbiamo aperto le prenotazioni per i cittadini dai 70 ai 79 anni e dalla prossima settimana contiamo di raggiungere buone percentuali di somministrazione anche per quest’altra fascia. Stiamo accelerando anche per quanto riguarda i disabili e gli estremamente vulnerabili. Ricordo che purtroppo le dosi di vaccino riservate a queste categorie sono sempre state insufficienti a garantire un ritmo più rapido di somministrazioni”.

“Lunedì – spiega ancora il presidente – i ragazzi delle seconde e terze medie tornano in classe, mentre, per quelli delle Superiori, per ora sarà possibile dal 50 al 75 per cento. Riapriranno negozi, parrucchieri e centri estetici e sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune, senza autocertificazione. Penso ai titolari delle attività che ancora non potranno riaprire. Mi auguro che dopo il 20 aprile, così come promesso dal Governo, possano anche loro accogliere nuovamente i propri clienti. Io sosterrò con forza – conclude Fontana – che possano farlo in sicurezza. Si intravvede la luce in fondo al tunnel, chiedo ai cittadini di non mollare e tornare ad avere fiducia nel grande spirito lombardo”.