Covid. Stabili i ricoveri in ospedale. Quarta dose: 350 vaccinazioni al giorno

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Ospedale Manzoni di Lecco

Nell’ultima settimana sono aumentate le quarte dosi: si viaggia oltre le 350 somministrazioni al giorno

56 complessivamente i pazienti positivi ricoverati negli ospedali di Lecco e di Merate

LECCO – Sono 56 le persone ricoverate a oggi, venerdì, negli ospedali di Lecco e di Merate positive al Covid. L’aggiornamento è stato fornito questa mattina in conferenza stampa dal direttore generale dell’Asst Lecco Paolo Favini.

“Abbiamo 46 pazienti con tampone positivo all’ospedale di Lecco. Di questi sono 12 quelli ricoverati nel reparto di malattie infettive avendo sviluppato una patologia covid dipendente. Gli altri sono persone che hanno dovuto ricorrere all’ospedalizzazione per altri motivi e a cui è stato riscontrato il tampone di positivo”. Tra i ricoverati Covid positivi, uno è in terapia intensiva. Sono invece 10 i ricoverati a cui è stato riscontrata l’infezione in corso all’ospedale Mandic di Merate.

“Sono numeri stabili rispetto a settimana scorsa quando invece avevamo registrato un discreto calo” ha commentato Favini, passando poi ad analizzare la situazione delle vaccinazioni con un incremento di vaccinazioni registrato dopo il via libera alla somministrazione del siero anche agli over 60 con il contestuale aumento anche degli slot a disposizione.

“Nella giornata di oggi abbiamo 343 prenotati, di cui 265 quarte dose, 26 terze, 2 seconde e una prima dose (di un bambino)” ha puntualizzato coadiuvato dal direttore socio sanitario Enrico Frisone. Nell’ultima settimana all’ospedale Manzoni di Lecco, unico hub vaccinale per ora aperto in provincia di Lecco, si viaggia sopra le 350 somministrazioni al giorno: “Sono state 393 il 18 luglio, 391 il 19, 383 il 20 e 378 il 21 luglio” con un incremento costante (anche se non esplosivo) delle quarte dosi effettuate.

“Riempiamo gli slot a disposizione, ma non c’è una corsa alla vaccinazione. Nel giro di 3 o 4 giorni si trova un posto libero. Ci piacerebbe aumentare gli orari di apertura perché saturiamo l’offerta, ma non è così – ha rimarcato Frisone, aggiungendo anche una considerazione sull’attesa del nuovo vaccino che potrebbe scoraggiare over 60 e fragili dall’effettuare subito la quarta dose -. Non c’è alcuna contezza sulle caratteristiche del nuovo vaccino. Oggi abbiamo già un’arma per difenderci dalla brutte conseguenze di questo virus. Usiamola, proteggiamo i nostri anziani e stiamo tutti un po’ più tranquilli in vista dell’autunno”.

Lo stesso direttore Favini ha confermato che appena hanno aperto la quarta dose anche agli over 60 si è sottoposto subito vaccino.