Dai beni confiscati al bene comune: Lecco al convegno di Crema

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L’assessore Manzoni ospite del convegno a Crema dedicato alla destinazione sociale dei beni confiscati alla ‘mala’

Portati come esempi i casi de Il Giglio, la pizzeria Fiore e dell’appartamento di viale Adamello

LECCO – Sabato scorso, in occasione del convegno organizzato dal Comune di Crema e dedicato alla destinazione sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni è intervenuto per portare l’esperienza tutta lecchese del Giglio di Pescarenico, intitolato a Emanuela Loi il 21 marzo 2015, della pizzeria Fiore – cucina in libertà, inaugurata il 31 marzo 2017 e aperta al pubblico dal 1° aprile 2017, e dell’appartamento di viale Adamello nel quartiere di San Giovanni destinato ad housing sociale e dedicato ad Angelo Vassallo nel 2012.

L’assessore ha ripercorso le tappe fatte dalle diverse amministrazioni di Lecco, che hanno permesso di completare il percorso di restituzione alla collettività dei beni confiscati.

“È fondamentale ribadire l’importanza della destinazione sociale dei beni confiscati – sottolinea l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni – perché è su questo terreno che la mafia sfida lo Stato, provando a proporre forme alternative di società che non si basano sulla partecipazione democratica ma sull’illegalità e la sopraffazione. Bene dunque che la risposta del Comune sia in termini di lavoro, reddito e coesione sociale. La mafia si sconfigge con la partecipazione e l’inclusione di tutti i cittadini. È questo il messaggio che abbiamo portato a Crema rispondendo al gradito invito dell’amministrazione. Lecco ha una storia importante su questi temi ed è un laboratorio riconosciuto e apprezzato”.