Davide Van De Sfroos a Lecco incontra gli studenti del Liceo Leopardi

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Il cantautore ospite della scuola lecchese

Il suo invito ai ragazzi:  “Cercate la vostra verità”

 

LECCO – È una lezione che difficilmente dimenticheranno quella a cui hanno assistito mercoledì mattina gli studenti del Liceo Leopardi.

In cattedra, a raccontare di vita, verità, cadute e risalite, Davide Van De Sfroos, che ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera di cantautore, partita proprio dall’amore per la scrittura sbocciato fra i banchi di scuola.

Anni difficili per tutti, anche per chi, come Davide van De Sfroos, all’anagrafe Davide Bernasconi, mostra precocemente un raro talento nel saper maneggiare le parole. E da questa consapevolezza parte il messaggio condiviso con gli studenti del Leopardi:

“Siete in un momento straordinario e fragilissimo – sottolinea De Sfroos – Potete sperimentare, prendere dei rischi. Capire chi siete e dove volete fare arrivare la vostra vita”.

Un invito a cercare sempre la verità, la propria verità, anche quando si fa fatica ad accettarla, anche quando fa male: “La cosa più brutta che vi può capitare è investire tutta la vostra energia in un contenitore che non è il vostro, che non vi appartiene. Tutto quello che è reale non è verità, la verità è dentro di voi e, come diceva qualcuno, vi renderà liberi – ha ribadito De Sfroos – Non pensate mai di non essere importanti nell’universo che vi ospita. Siete fondamentali perché tutto avvenga. Se uno si chiude in casa il destino muta. Tutti hanno bisogno di voi e voi avete bisogno di tutti. Shine on ragazzi, con tutto il cuore!”.

Una testimonianza preziosa, terminata sulle note di due delle più celebri canzoni: “Pulènta e galèna frègia” e “Yanez”.


“Ringraziamo Davide Van de Sfroos per la generosità con cui si è raccontato ai nostri ragazzi – conclude Paola Perossi, preside del Liceo Leopardi -. La sua storia è la dimostrazione di quanto sia importante imparare a conoscere se stessi e il mondo per capire davvero quale sia la propria strada; nella consapevolezza che il vero successo non è raggiungere alte sfere, ma operare in un ambito che permetta di compiere sé stessi e di fare ciò per cui si è fatti”.