Dehors in piazza, la Fipe: “Figuraccia del Comune, serve chiarezza”

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Interviene Marco Caterisano, presidente Fipe Confcommercio

“Se qualcuno ha sbagliato, è proprio il Comune. Necessario un regolamento”

LECCO – Prima autorizzato e poi, qualche giorno dopo la polemica, i controlli e l’annuncio di non conformità di quel ‘gazebo’ che tanto ha animato la discussione nelle ultime settimane: la polemica sul dehors in piazza XX Settembre a Lecco non accenna ad attenuarsi.

Dopo le prese di posizioni del titolare del nuovo esercizio e le risposte arrivate in Consiglio Comunale per voce dell’assessore e vicesindaco Francesca Bonacina, interviene il presidente della Fipe Lecco e componente della Giunta di Confcommercio Lecco, Marco Caterisano.

Marco Caterisano – Fipe Confcommercio

“Faccio subito una premessa: nessuno ce l’ha con il collega imprenditore né discute l’estetica di quanto è stato realizzato. La questione è di metodo, come ha fatto notare anche il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva. Il problema è tutto nella gestione della vicenda da parte della Amministrazione: se qualcuno ha sbagliato è proprio il Comune”.

“Non esiste che su un provvedimento così importante, che riguarda una delle piazze centrali di Lecco, gli uffici, quindi la parte tecnica, non dialoghino con l’assessore, ossia la parte politica! Già questo è paradossale – prosegue Caterisano – La verità è che a Lecco manca un regolamento serio e coerente sulla occupazione del suolo pubblico, un regolamento che consideri quale Lecco vogliamo per i prossimi anni, anche tenendo conto della vocazione sempre più turistica della città. Come Fipe e come Confcommercio Lecco sono anni che chiediamo di intervenire e abbiamo anche avanzato delle proposte. Ma invece nulla, solo silenzio”.

“Il Comune faccia chiarezza”

Ora resta aperta la questione di un dehors che gli uffici hanno autorizzato al termine di un percorso condiviso con l’imprenditore e i suoi tecnici e che invece l’assessore ha riferito pubblicamente essere difforme dal progetto:

“Il Comune dovrà decidere come risolvere la questione rispondendo alle sollecitazioni arrivate e facendo chiarezza. Resta la figuraccia fatta davanti ai lecchesi e agli operatori. Perché, se si deciderà che il ‘gazebo’ deve restare, allora è chiaro che anche altri commercianti vorranno avanzare progetti e richieste in tal senso e quindi queste proposte andranno gestite e inserite in un piano coerente. Se invece si andrà a ‘sanzionare’ chi ha fatto l’intervento, c’è il rischio che l’operatore voglia rivalersi sul Comune tutelando il suo legittimo investimento”.

Il dehor della ‘discordia’, oggi in allestimento

La nota del proprietario del locale

“Il titolare Dott. Hooman Soltani e il Direttore dei Lavori Ing. Chiara Bonaiti, venuti a conoscenza dei dubbi sollevati dal Vice Sindaco Assessore Bonacina nel corso del Consiglio Comunale, sono stati ricevuti martedì dalla stessa, producendo ed illustrando tutta la documentazione comprovante l’assoluta regolarità del manufatto in questione.
Lo stesso Vice Sindaco ne ha preso atto e comunque tutti i suddetti documenti sono a disposizione di chiunque desideri prenderne visione presso i competenti uffici comunali”.