Depressione post partum, da Lecco parte un progetto in aiuto delle mamme

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L’ospedale di capofila di un progetto innovativo sul tema delle depressione post parto

Una App per lo screening e assistenza alle donne direttamente a domicilio

LECCO – Una neo mamma su dieci incorre in questa condizione nell’arco dei dodici mesi dopo aver dato alla luce un bambino: è la stima di un problema serio, la depressione post partum, che può avere gravi conseguenze psicologiche sulla donna e sulle relazioni con i suoi affetti. Perciò è importante riconoscerne i segnali per tempo e intervenire con l’adeguato sostegno.

Proprio per questo motivo l’ASST di Lecco si è fatta promotrice di un nuovo progetto che ha potuto godere del finanziamento del Ministero della Salute, erogato da Regione Lombardia, e che ha coinvolto, oltre all’azienda ospedaliera di Lecco come ente capofila, altre nove aziende sanitarie lombarde (l’Ats Brianza, l’Asst di Vimercate e di Monza, l’ospedale Papa Giovani XXIII e l’Asst Bergamo Est, l’ospedale Niguarda di Milano, l’Asst Rhodense e l’Asst di Mantova).

Un progetto portato avanti dal dott. Antonio Lora, direttore della Psichiatria dell’azienda ospedaliera di Lecco e concepito insieme all’allora direttore del Dipartimento Materno Infantile, Rinaldo Zanini.

Il dott.. Antonio Lora

“I servizi dedicati alla depressione perinatale stanno crescendo ma il bisogno del territorio che resta sommerso è molto più ampio – ha spiegato il dott. Lora – lo screening diventa quindi un elemento centrale”.

L’innovazione sviluppata è un App, scaricabile da smartphone, “che permette alla donna di eseguire il test di screening periodicamente, inviando il risultato al centro di riferimento – spiega il dott. Lora – se l’esito è preoccupante, il centro di riferimento ricontatta la donna e permette di avviare la procedura di assistenza”. La partecipazione avviene su indirizzo del punto nascite o del consultorio.

La seconda parte del progetto riguarda il trattamento: “Oggi questo avviene con sedute psicologiche, nei casi più gravi è prevista anche una terapia farmacologica. A ciò si va ad integrare una novità importante: un piano di trattamento a domicilio grazie alla specifica formazione di ostetriche che possono quindi seguire la donna nel suo ambiente quotidiano e conoscere meglio le sue relazioni con il bambino, con il partner e con gli altri familiari, avendo quindi maggiore contezza del problema”.

Al momento sono una cinquantina in Lombardia le mamme con depressione post partum seguite a domicilio e 130 le ostetriche avviate a questa attività.