Epica pedalata per la Steppo, 1900 km da Lecco in cima al Monte Olimpo

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La Steppo in vetta al Monte Olimpo con il Gonfalone della Città di Lecco

Stefania Valsecchi, per tutti Steppo, ha portato a casa un’altra mitica impresa

“Dedico il mio viaggio a chi ha sofferto per il Covid”

 

LECCO – Da Acquate in vetta al Monte Olimpo, in Grecia. Un’altra mitica impresa per l’atleta lecchese Stefania ‘Steppo’ Valsecchi che in 15 giorni ha macinato 1900 km e diversi migliaia di metri di dislivello in sella alla sua bicicletta, attraversando l’Italia e una parte della Grecia per arrivare in vetta al Monte Olimpo, 2.917 metri sul livello del mare.

La partenza

Lecco sull’Olimpo

Un’idea maturata durante i mesi di emergenza sanitaria, come ci ha raccontato Steppo a pochissime ore dal suo rientro a Lecco (l’atleta è atterrata domenica mattina a Malpensa, ndr): “Come ogni anno ho pensato a cosa fare quest’estate, poi ho pensato al periodo particolare che stiamo vivendo. Quest’anno le Olimpiadi non si terranno a causa del Covid, così ho deciso che Lecco sarebbe andata sull’Olimpo. Non è qui che sono nate le Olimpiadi, lo so, ma il nome le rievoca. In Grecia, poi, sono nate la filosofia e la pedagogia, due materie a me molto vicine: sono infatti laureata in filosofia e di lavoro faccio la maestra alle elementari”.

Con l’amica Caterina

Fino a Brindisi lungo la via Francigena

Così lo scorso 11 luglio, di sabato, la Steppo è partita in sella alla sua bici, direzione Brindisi: “Ho dovuto posticipare la partenza di una settimana a causa di una brutta distorsione ad una caviglia che mi ha costretta ad usare le stampelle per diversi giorni. Non volevo però rinunciare al mio viaggio così prima di partire ho montato un pedale diverso per poter usare il mio piede un po’ malandato. I primi tre giorni ho fatto un po’ di fatica ma poi tutto è andato a posto, per fortuna!”.

A Brindisi Stefania è arrivata in dieci tappe, lungo la via Francigena. Con lei un’amica comasca, di Moltrasio, Caterina: “Ci siamo incontrate a Trezzo D’Adda e da lì, lungo la meravigliosa via Francigena che avevo già percorso quattro volte, abbiamo raggiunto Brindisi. Le tappe avrebbero dovuto essere nove, inizialmente, ma Ostuni era sul nostro tragitto e abbiamo deciso di cogliere l’occasione e fermarci anche qui. Inutile dire quanto è stato bello questo viaggio attraverso il nostro meraviglioso paese – ha detto Steppo – ho potuto rincontrare diversi amici conosciuti nei miei viaggi precedenti, mi hanno dato una carica pazzesca. Devo ringraziare anche Caterina, splendida compagna di viaggio. Quando ci siamo separate a Brindisi devo dire che l’ho un po’ sofferta, mi ero abituata bene ad andare in giro insieme!”.

Le tre tappe greche, tra difficoltà ed emozioni

La sera del 20 luglio, lunedì scorso, Steppo si è imbarcata a Brindisi per la Grecia dove è arrivata all’alba del 21 luglio. “La tabella di marcia prevedeva tre tappe prima di scalare l’Olimpo – ha raccontato – devo dire che la prima è stata una vera sofferenza. Per la prima volta in vita mia, durante questi viaggi in bici, ho avuto davvero paura. La prima tappa era Ioannina (Giannina in italiano), solo che per arrivarci ho attraversato una zona molto degradata e abbandonata, dove ho praticamente incontrato solo cani randagi che mi hanno seguita abbaiando e latrando, costringendomi a fare lunghissimi tratti a piedi e non in bici: quando salivo in sella, infatti, si avvicinavano come per mordermi le caviglie. Una volta a Ioannina ho incontrato un caro amico, Giorgio, che si è offerto di accompagnarmi per un tratto, 50 km circa, nella tappa successiva sempre per lo stesso motivo, l’area era forestale e oltre che cani randagi temeva potessi incontrare animali selvatici”.

Il gonfalone di Lecco e il tricolore sulla Cima Mitikas

Una volta superata la zona meno sicura Steppo ha inforcato la sua bici puntando dritta alla sua meta: “Ho attraversato Metsovo, comune gemellato con Ballabio, Meteora e sono arrivata al Mare Egeo. Da lì son risalita a nord per una cinquantina di km e poi ho pedalato altri venti km per arrivare ai piedi del Monte Olimpo. Li ho lasciato la mia bici e ho iniziato la salita, fermandomi al rifugio Agapitos, 2.100 metri di quota. Ho dormito lì venerdì e sono arrivata in cima, la vetta Mitikas, la mattina seguente, sabato. E’ stato molto bello, davvero!”.

In cima al Monte Olimpo la Steppo ha sventolato, come da tradizione, il gonfalone della città di Lecco e il tricolore italiano: “Sono innamorata dell’Italia e della mia città, è il posto più bello del mondo – ha commentato con entusiasmo l’atleta lecchese – portare Lecco sull’Olimpo è stato un onore”. Una volta scesa dal monte Stefania ha preso un bus che l’ha portata a Salonicco da dove, domenica mattina, è ripartita in aereo per l’Italia.

“Dedicata a chi ha sofferto”

L’impresa, come spiegato, è dedicata a Lecco, ma non solo: “Penso a chi ha sofferto in questo periodo assurdo che abbiamo vissuto e l’appello che faccio è quello di tenere gli occhi fissi su ciò che abbiamo di bello e buono per svelarlo sempre, anche durante le difficoltà più grandi”. E per quanto riguarda i progetti futuri? “Ora un po’ di riposto – ha concluso ridendo – la mia caviglia ha fatto la brava tutto il viaggio ma oggi si è gonfiata, si sta ribellando ai chilometri macinati!”