Indicazioni e consigli per piccoli viaggi tra natura, arte e meraviglia
Le Big Bench non sono solo installazioni artistiche, ma strumenti per riscoprire il territorio con occhi nuovi
PESCATE – C’è un modo diverso per scoprire il territorio, riscoprendo il piacere della lentezza, della condivisione e di uno sguardo nuovo sul paesaggio. È il mondo delle Panchine Giganti, installazioni fuori scala pensate per farci sentire di nuovo piccoli e meravigliati, proprio come quando da bambini ci arrampicavamo sui giochi dei parchi pubblici. La maggior parte di queste installazioni fa parte di un’iniziativa nata nelle Langhe per valorizzare luoghi nascosti e oggi diventata una rete internazionale grazie al Big Bench Community Project, ideato dal designer americano Chris Bangle.
In provincia di Lecco le grandi panchine stanno diventando tappe obbligate per escursionisti, famiglie e semplici curiosi. Non si tratta solo di una moda, ma di veri e propri punti panoramici, spesso raggiungibili con brevi passeggiate, da cui godere di scorci mozzafiato tra lago e montagna.

Santa Maria Hoè: la “Banchela” con vista sulle piramidi
Ultima arrivata in ordine di tempo è la panchina gigante di Santa Maria Hoè, posizionata in località Mirabella, lungo la pittoresca via del Bordeà. Un itinerario tra boschi e vigneti che collega antiche località brianzole e che ora ospita questa installazione artistica con vista privilegiata sul Parco del Curone e sulle famose “piramidi” di Montevecchia.
Realizzata dagli artisti Andrea Gaspari e Bruno Darconza, la panchina è stata ribattezzata in dialetto “banchela”. Il sindaco Efrem Brambilla ha spiegato come questa scelta voglia valorizzare le radici locali e inserire l’opera in un contesto di rigenerazione urbana e valorizzazione dei sentieri.

Valmadrera: lo sguardo sui laghi da Cascina Guanella
Anche Valmadrera ha la sua panchina gigante, collocata sopra Cascina Guanella, da cui si apre un panorama aperto sui laghi. Inaugurata nel settembre 2023, è il frutto del lavoro di una rete di volontari, artisti e istituzioni. Un progetto nato grazie all’entusiasmo di Giancarlo Vassena, ispirato da un viaggio nelle Langhe.
Durante l’inaugurazione, il sindaco Antonio Rusconi ha sottolineato il valore simbolico di queste iniziative, capaci di far “provare ancora stupore”, mentre don Agostino Frasson, della comunità Don Guanella, ha ricordato come luoghi come questo possano diventare anche spazi di riflessione e speranza.

Pescate: la pioniera sul lungolago
È Pescate ad aver ospitato la prima panchina gigante del territorio lecchese, installata nel 2021 nel parco Addio Monti. Alta 2,20 metri e lunga 4, è interamente realizzata in legno naturale e si affaccia su uno dei belvedere più suggestivi della zona.
Il sindaco Dante De Capitani l’ha definita “un orizzonte diverso, per tornare bambini con le gambe a penzoloni”. Una proposta che ha immediatamente catturato l’attenzione di residenti e visitatori, diventando una delle attrazioni più fotografate del lungolago.

Alpe Chiaro (Bellano): il balcone sul Lago di Como
Sopra Vendrogno, all’Alpe Chiaro, si trova invece una delle panchine più panoramiche in assoluto: la grande rossa n. #223, certificata dalla Fondazione BBCP, affacciata su Bellagio, Menaggio, Gravedona, e la biforcazione del lago tra ramo lecchese e comasco.
Questa panchina, che misura 2,80 x 3,30 metri, si trova in una posizione privilegiata da cui ammirare il Lago di Como in tutto il suo splendore. Una meta amata da fotografi e camminatori, inserita nei circuiti del turismo lento e sostenibile.
Una rete che cresce
Le panchine giganti non sono solo una questione estetica: rappresentano un invito a rallentare, a riscoprire il territorio con occhi diversi. Chi le raggiunge spesso lo fa al termine di un percorso, breve o impegnativo, ma sempre carico di significato. E alla fine, il premio è sedersi lassù, sopra un mondo che scorre lento, e guardarlo da un’altezza nuova. Proprio come facevamo da piccoli.
In provincia di Lecco, queste installazioni stanno diventando un tassello importante nella valorizzazione del territorio, grazie alla sinergia tra amministrazioni, artisti, cittadini e associazioni. Per chi è in cerca di nuove mete domenicali, o semplicemente di un momento di pace e bellezza, le panchine giganti rappresentano una sosta da non perdere.
Le Panchine Giganti fuori provincia
Se la provincia di Lecco sta vivendo una vera e propria fioritura di panchine giganti, non da meno sono i territori circostanti. In Lombardia, le Big Bench stanno spuntando come funghi nei punti più panoramici di valli e colline, contribuendo a un turismo diffuso, lento e sempre più legato all’identità locale.
Ecco un elenco – aggiornato e ordinato per provincia – delle panchine giganti visitabili appena fuori dai confini lecchesi:
Provincia di Bergamo
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Rogno, località Spiazzi: nel cuore della Val Camonica bergamasca, in posizione rialzata.
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Fonteno / Riva di Solto, località Dor: vista impagabile sul Lago d’Iseo.
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Parre, località Monte Alino: un classico della Val Seriana, perfetto per gli escursionisti.
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Schilpario, località Castegna: immersa nella natura incontaminata dell’alta Valle di Scalve.
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Grone, località Colli di San Fermo: tra prati e colline, meta molto amata dai ciclisti.
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San Pellegrino Terme, località Santa Croce: un mix tra storia termale e paesaggio montano.
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Vigolo, via degli Alpini: sguardo privilegiato sul Sebino.
Provincia di Brescia
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Incudine, località Clusuraccia: sulle Alpi bresciane, vicino a Ponte di Legno.
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Darfo Boario Terme, località Monticolo: perfetta per una pausa dopo le terme.
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Iseo / Pilzone, località San Fermo: affaccio incantevole sul lago d’Iseo.
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Sale Marasino / Evelina, località Maspiano: per chi ama i sentieri vista lago.
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Capo di Ponte, località Badolina: nel Parco delle Incisioni Rupestri, patrimonio UNESCO.
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Edolo, località Mù: un angolo panoramico in alta Val Camonica.
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Paspardo, località In Vall: immersa nel verde e nella quiete montana.
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Breno, località Montepiano: punto panoramico sull’antico borgo.
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Lozio, località Dos del’Ora: destinazione meno nota, ma di grande fascino.
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Rovato, parco di Villa Cantù: nel cuore della Franciacorta.
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San Felice del Benaco, località Cisano: affacciata sul Garda occidentale.
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Borno, località Plagna Maruda: in un contesto naturalistico di pregio.
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Muscoline, presso agriturismo La Guarda: una tappa insolita tra campagna e colline.
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Collebeato, località Campiani: ideale per una camminata fuori porta.
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Nuvolera, via Cittadella: tra valli e paesaggi collinari.
Provincia di Pavia
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Travacò Siccomario, località Boschi: tra risaie e fiumi.
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Retorbido, via Torricelle: tra i vigneti dell’Oltrepò.
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Codevilla, località Piana di Codevilla: immersa nelle colline.
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Calvignano, località Pagliarolo: vista a 360° sull’Oltrepò Pavese.
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Montalto Pavese, località Belvedere: nome che dice tutto.
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Casteggio, località San Biagio: perfetta per un’escursione tra i filari.
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Romagnese, località Grazzi Superiore: ai confini con la Val Trebbia, in una zona di grande tranquillità.
Provincia di Como
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Bellagio, località Civenna: il Lago di Como visto da una delle sue punte più poetiche.
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Centro Valle Intelvi / San Fedele, località Bolla: un’oasi tra le Prealpi e il confine svizzero.
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Zelbio, Pian del Tivano: una panchina tra pascoli d’altura e orizzonti lariani.
Provincia di Sondrio
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Sondrio, frazione Triangia: vista sulle Alpi retiche e sulla Valtellina.
Provincia di Milano
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Bernate Ticino: lungo il Naviglio Grande, un luogo che unisce natura e storia rurale.