Il 10 e 11 maggio, la formazione lecchese ha ricevuto ampi consensi dal pubblico e dalle autorità presenti
Terminata la trasferta in Sicilia, la “G. Colombo” si prepara all’esibizione del 2 giugno per la Festa della Repubblica a Lecco
MARSALA – È tornata con il cuore colmo di emozione e il passo ancora scandito dalle note del suo repertorio più coinvolgente la fanfara “Guglielmo Colombo” di Lecco, reduce dalla partecipazione al 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, andato in scena lo scorso 10 e 11 maggio a Marsala. Un appuntamento che ha radunato sotto il sole della Sicilia migliaia di bersaglieri provenienti da ogni angolo d’Italia, in un clima di festa e memoria, e che ha visto la formazione lecchese distinguersi per entusiasmo e qualità musicale.
“Possiamo ritenerci molto soddisfatti della nostra performance”, fanno sapere i musicisti della “G. Colombo”, che hanno trovato nella città trapanese e in particolare nella contrada Matarocco un’accoglienza calda, autentica e traboccante di umanità. “Un’accoglienza e una generosità ineguagliabile da parte di tutti gli abitanti della contrada verso i bersaglieri”, hanno raccontato, sottolineando il valore di un’esperienza che ha intrecciato cultura, storia e tradizione con uno spirito profondamente comunitario.
Il plauso non è mancato nemmeno dalle autorità militari e associative presenti all’evento. Tra i più sentiti, quello di Massimo Gabriele, presidente del comitato organizzativo della contrada Matarocco e motore dell’associazione Mataroccofest, che ha voluto personalmente ringraziare la fanfara lecchese per la partecipazione e l’energia trasmessa. Ma non è stato il solo. Anche il presidente dell’ANB della regione Friuli Venezia Giulia, bersagliere Pino Lacca, ha espresso vivo apprezzamento per il contributo offerto dalla “G. Colombo”, che ha suonato in rappresentanza del Friuli e accompagnato con i suoi ottoni il passaggio delle sezioni regionali sotto la tribuna d’onore “a passo di corsa”.
Momento particolarmente significativo, quello del saluto finale alla tribuna delle autorità, dove era presente anche il capo di Stato Maggiore della Difesa e decano dei bersaglieri, Generale Luciano Portolano. È stato lui, tra gli altri, a tributare un riconoscimento personale al capo fanfara Luca Losa, testimoniando così l’impatto che la compagine lecchese ha saputo lasciare con la propria professionalità e passione.
La cerimonia del passaggio della stecca, celebrata al termine della sfilata, ha sancito ufficialmente la chiusura del raduno, con la fanfara “G. Colombo” protagonista fino all’ultimo istante. Un’esperienza “suggestiva e ricca di emozioni”, come l’hanno definita gli stessi componenti, dalla quale sono nati legami di amicizia nuovi e sinceri, a conferma che la musica – soprattutto quando è vissuta con cuore e disciplina – può davvero unire.
Archiviata l’esperienza siciliana, la fanfara non rallenta: il prossimo appuntamento è fissato per il 2 giugno, festa della Repubblica, proprio nella loro città natale, Lecco. Un ritorno alle origini, con il bagaglio di un’esperienza che resterà indelebile nella memoria di chi l’ha vissuta.