Fase 2 all’Airoldi e Muzzi: prime uscite all’aperto e nessuna nuova vittima del virus

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Brevi passeggiate nel parco della Rsa per gli ospiti dell’Airoldi e Muzzi

Da inizio mese nessun morto legato al virus. Installato un termoscanner automatico all’ingresso

LECCO – Dopo settimane di difficoltà e sconforto (leggi qui), primi cenni di ritorno alla normalità anche all’Airoldi e Muzzi: nell’ultima settimana, gli anziani della casa di riposo lecchese hanno ricominciato ad uscire all’aperto, nel parco della Rsa, accompagnati dal personale della struttura.

“La possibilità di passeggiare all’aria aperta, mantenendo rigorose procedure di sicurezza, sta garantendo effetti molto positivi sia dal punto di vista motorio che per il tono dell’umore” spiegano dall’istituto.

Dopo le 56 vittime registrati tra marzo e aprile, dal primo maggio a venerdì scorso si sono verificati quattro decessi nella casa di riposo. “Un dato che auspichiamo possa indicare una tendenziale diminuzione rispetto a quello registrato nei mesi di marzo e aprile – spiegano e precisano – Nessuno di questi decessi è attribuibile a sospetta infezione da coronavirus”.

Nel frattempo, proprio da inizio maggio è stata avviata l’esecuzione dei tamponi su un numero rilevante di ospiti che si concluderà entro la metà del mese di maggio per tutti gli altri. “Sulla base dei risultati dei tamponi sinora eseguiti sugli ospiti, sono state ipotizzate alcune soluzioni organizzative orientate a migliorare la prevenzione del contagio” spiegano.

Tra queste anche l’installazione di termoscanner automatizzati all’ingresso della struttura, in portineria.

“Questo consente maggior sicurezza – spiegano – solo in presenza di temperatura non supereriore a 37,5° è possibile accedere agli Istituti”.

Riguardo al personale, fanno sapere dalla Rsa, alla data del 3 maggio sono stati sottoposti a tampone 89 dipendenti, di questi 41 sono risultati negativi, 42 positivi, 6 dipendenti in fase di valutazione. Alcuni tra i dipendenti sottoposti a tampone sono rientrati in servizio dopo riscontro di doppio esito negativo ( 24 dipendenti).

Il personale assente per malattia è 80 operatori su un totale di 379 dipendenti in organico.