Fase 2, pendolari in Regione: “Non siamo sul binario giusto”

Tempo di lettura: 3 minuti

I rappresentanti dei pendolari sono stati ascoltati ieri, giovedì, in audizione in commissione Trasporti

“L’offerta garantita da Trenord è inferiore a quanto promesso”. Sulla S8 viaggi il 78% dei treni rispetto a prima dell’emergenza covid 19

 

LECCO/MERATE – Solo il 56% delle corse previste prima dell’emergenza covid 19 risultano attualmente effettuate sulle linee lombarde. E’ il dato che i rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza del TPL della Lombardia hanno evidenziato ieri, giovedì, durante l’audizione presso la V Commissione Trasporti del Consiglio Regionale Lombardo.
I rappresentanti dei pendolari hanno illustrato il report effettuato, linea per linea, degli orari del servizio previsto per la fase 2, iniziata lunedì scorso.

Per quanto riguarda la linea Lecco – Carnate – Milano ad esempio le corse effettuate sono pari al 78% rispetto a prima dell’emergenza sanitaria, sul Besanino del 67% mentre la Lecco – Molteno – Como del 43% con una media complessiva su tutte le linee lombardi pari al 56%.
“Le corse attualmente effettuate risultano quindi ben al di sotto di quanto previsto dall’ordinanza regionale  538 firmata dal Presidente Attilio Fontana” puntualizzano Franco Aggio, Giorgio Dahò, Stefano Lorenzi, Francesco Ninno e Sara Salmoiraghi.

Non solo: “Alcune linee sono completamente soppresse e molte al di sotto del 40%. Tutto ciò al netto delle soppressioni e di tutti i disservizi, che anche in questi primi giorni di ripresa e nonostante il tempo a disposizione per effettuare le dovute manutenzioni hanno continuato a verificarsi. A fronte di ciò, si rileva che, oltre ad essere fortemente in contrasto con le finalità dell’ordinanza al fine di favorire il distanziamento tra le persone, non si comprende per quale ragione a Trenord sia concesso un trattamento differente da quello delle altre Aziende di Trasporto pubblico e che, nonostante le contingenze, hanno iniziato sin da subito a mettere in campo il 100% del servizio”.

Per i rappresentanti dei viaggiatori, il trasporto pubblico andrebbe incentivato e non dissuaso: “La riduzione del servizio penalizza in particolare le ore di morbida e di mezza punta, rendendo di fatto per i pendolari difficoltoso, ed in alcuni casi impossibile, seguire l’invito delle autorità a dilazionare i periodi di lavoro in fasce diverse. Va tenuto presente che non è certamente opportuno introdurre ulteriori fattori di dissuasione dall’utilizzo del mezzo pubblico, dovendosi riconquistare la fiducia sugli utenti, poco propensi in questo momento a ritornare su un mezzo di trasporto senza le necessarie garanzie”.

Altro argomento sottoposto all’attenzione dei consiglieri regionali è quello relativo al rimborso per gli abbonamenti non utilizzati dei mesi scorsi. “Ad alcuni utenti, che hanno chiesto il rimborso del titolo annuale, è stato vagamente risposto di fare richiesta quando torneranno a viaggiare. Ancora una volta non esistono regole certe e modalità semplificate di ottenere i rimborsi”.
I pendolari hanno avanzato anche una proposta al fine di favorire lo scaglionamento degli orari di ingresso al lavoro. “Proponiamo di erogare dei bonus per l’affitto temporaneo di alloggi, in quanto per molti pendolari è comunque impensabile conciliare orari mattutini o serali avanzati”.

I Rappresentanti hanno quindi concluso chiedendo a Regione di sorvegliare in merito alla piena attuazione dell’ordinanza regionale 538, in particolare sulle modalità di effettuazione del servizio nel corso dell’estate e, se necessario, intervenendo in qualità di Ente regolatore, affinché venga garantito a tutti il diritto alla mobilità in sicurezza. In proposito, ritengono necessaria la convocazione dei Tavoli di Quadrante e della Conferenza Regionale del TPL entro e non oltre la prima settimana di giugno.

 

ECCO IL REPORT SULLE LINEE LOMBARDE CON RAFFRONTO PRE COVID 19 E FASE 2