Festa del 4 Novembre. Lecco omaggia i caduti: “La guerra è sempre ingiusta”

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Questa mattina le celebrazioni in città per il 4 Novembre

La messa al Santuario della Vittoria e l’omaggio ai caduti sul lungolago

LECCO –  Il 4 Novembre terminava la Prima Guerra Mondiale per l’Italia: quella data corrisponde con l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre 1918, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

Così, ogni anno, il 4 Novembre viene reso onore ai sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria e anche Lecco ha onorato la ricorrenza prima con la commemorazione alla Chiesa della Vittoria e poi al Monumento ai caduti sul lungolago, mentre un vento sferzante, particolarmente forte nella mattinata odierna, muoveva il tricolore delle bandiere. Presente anche una rappresentanza di studenti dell’istituto Bertacchi.

Filippo Di Lelio

“Questa commemorazione è l’occasione preziosa per riflettere sul senso della guerra, sempre ingiusta, dolorosa, disumana e sempre evitabile – sono state le parole Filippo Di Lelio, grandufficiale della Guardia di Finanza –  Pace e rispetto per gli altri, sono valori messi in pratica nella democrazia. Sono valori di libertà, che guardano ad un futuro migliore delle generazioni a venire. Un futuro migliore dipende anche da noi”.

La presidente della Provincia, Alessandra Hoffman, ha ricordato le importanti missioni “delle nostre forze armate impegnate su diversi fronti nel mondo, dove la loro presenza e’ necessaria per il mantenimento della pace” e l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine “la cui opera garantire ai cittadini una vita sicura e serena”.

Alessandra Hofmann, presidente della Provincia

“Celebrare il 4 Novembre oggi – ha aggiunto Hoffman – significa anche combattere l’indifferenza e scarsa identità nazionale, ritrovare le ragioni profonde della memoria che c facciano riflettere sul futuro. Non lasciamo che la Costituzione sia solo un pezzo di carta, onoriamola e amiamo il nostro Paese ogni giorno”.

“La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo – ha ricordato il sindaco Mauro Gattinoni – Un anno fa, in occasione di quest’importante ricorrenza, abbiamo celebrato i 100 anni dalla deposizione del Milite Ignoto. Mai avremmo potuto immaginare che un anno dopo ci saremmo ritrovati a commemorare il 4 novembre dopo essere stati testimoni del ritorno della guerra nel nostro continente, aver assistito ai bombardamenti sui civili, essere immersi in un clima di angoscia e paura guardando al futuro”.

Il sindaco Mauro Gattinoni

“All’invasione russa in terra ucraina – ha aggiunto il sindaco – la nostra città, come tutto il nostro Paese, ha saputo rispondere con tempestiva generosità, accogliendo quanti in fuga e inviando beni di prima necessità a quanti rimasti in Ucraina: desidero cogliere l’occasione per ringraziare la solidarietà della comunità lecchese e di tutta la rete di ospitalità”.

“La pace non è un regalo, ma una conquista collettiva fatta da gesti individuali” ha rimarcato il prefetto Pomponio.

Il prefetto Sergio Pomponio

Durante la prima guerra mondiale, ha ricordato Pomponio, “l’Italia ha pagato un grave tributo di sangue. Questi monumenti dedicati ai Caduti, onorano sì la vittima ma hanno anche la finalità di esorcizzare la colpa collettiva verso tutte queste vite spezzate”.