FP CGIL Lecco: “Contrari alla gestione privata dei posti letto ospedalieri”

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Fp Cgil Lecco

Il sindacato si oppone alla gestione esternalizzata di 14 posti letto al Mandic di Merate

“Contestiamo l’operazione, e ci impegniamo come organizzazione sindacale a rivendicare investimenti concreti a favore del sistema sanitario pubblico”

LECCO – “Ennesima, preoccupante esternalizzazione maturata nella gestione dei servizi pubblici sanitari: l’organizzazione predisposta per l’imminente apertura dell’Ospedale di Comunità (OdC) presso il Presidio di Bellano causerà, in ultima analisi, l’affidamento a un soggetto privato di posti letto gestiti sino ad oggi dal pubblico“.

Così FP CGIL Lecco commenta in prima battuta quanto sta per accadere in vista dell’apertura dell’Ospedale di Comunità al 3° piano del Presidio di Bellano, esternando preoccupazione e dissenso: “A quanto ci è stato riferito dalla Direzione aziendale in un recente incontro, i 14 posti letto riabilitativi, attualmente collocati al terzo piano del nosocomio bellanese, saranno trasferiti al Mandic di Merate, per ‘fare spazio’ al nuovo Ospedale di Comunità. Ed ecco l’esternalizzazione che prende forma: a Merate, non disponendo di personale aggiuntivo perché la carenza è tale che si fa fatica a gestire l’ordinario, i posti letto provenienti da Bellano saranno affidati in gestione ad una Cooperativa Sociale“.

Risultato, questo, secondo FB CGIL, dovuto dal mancato stanziamento da parte del PNRR di risorse aggiuntive per l’assunzione di personale sanitario, situazione che porterà inevitabilmente, per gestire le strutture individuate dalla Legge Regionale n. 22 del 14 dicembre 2021 e potenziare il sistema dei servizi territoriali (Case di Comunità e Ospedali di Comunità), a esternalizzare la gestione dei posti letto fino a oggi controllati dal pubblico.

Come FP CGIL di Lecco abbiamo immediatamente contestato tale operazione, fedeli ai presupposti che governano una ‘vertenza nazionale’ in cui la nostra organizzazione sindacale è impegnata, a tutti i livelli, per rivendicare investimenti concreti a favore del sistema sanitario pubblico – dichiara il sindacato -. Solo attraverso un piano straordinario di assunzioni si potrà realizzare un sistema sanitario pubblico e universale, che garantisca al cittadino il diritto alla tutela della propria salute, preservando, al contempo, i diritti dei lavoratori impiegati nell’erogazione dei medesimi servizi: sono anni che ribadiamo che allo stesso lavoro devono corrispondere la stessa retribuzione e pari diritti”.

Conclude poi dicendo: “Dopo anni di pandemia, in cui il sistema sanitario ha dimostrato la propria rilevanza ma anche i caratteri della propria fragilità, correlata a carenze strutturali che i governi che si susseguono sembrano non percepire, non possiamo accettare, ancora una volta, di assistere passivamente a scelte organizzative che prevedono la gestione di attività dirette attraverso esternalizzazioni alle Cooperative Sociali. Nonostante le norme nazionali e regionali vadano in direzioni opposte, come FP CGIL continueremo la nostra vertenza in difesa del SSN pubblico“.