‘Fredde’ attese fuori dal Pronto Soccorso, alternative? Asst: “Stiamo valutando”

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Accesso solo ai pazienti, accompagnatori fuori dal Pronto Soccorso

Serve una soluzione per l’inverno. Per ora si aspetta in auto

LECCO – L’arrivo del Covid ha cambiato tante cose, tra queste le modalità di accesso alle strutture sanitarie: nel caso del Pronto Soccorso dell’ospedale, l’ingresso è consentito solo ai pazienti e al personale sanitario, mentre i familiari e accompagnatori del malato o infortunato devono restare fuori.

Una decisione spiacevole ma obbligata, per evitare eventuali contagi, che inevitabilmente sta creando dei disagi destinati ad acuirsi con l’inverno. L’attesa del proprio caro non è breve, in molti casi dura svariate ore e con l’abbassamento delle temperature, l’unico riparo resta la propria automobile.

Oggi non c’è una soluzione al problema, ma dall’azienda ospedaliera fanno sapere di valutare alternative. Il problema è quello di evitare eventuali assembramenti, così come stabilito dalle misure anti-Covid. Una possibilità potrebbe essere l’installazione di un tendone riscaldato come quelli della Protezione civile.

Per ora, fanno sapere dall’Asst, gli accompagnatori sono tenuti ad aspettare all’esterno del Pronto Soccorso (dove è montato un gazebo) o in automobile, oppure rincasare e ritornare successivamente in ospedale. Molto conteranno le indicazioni del personale sanitario, se è il caso di attendere oppure se meglio tornare successivamente, in base allo stato di salute del paziente.

Intanto, per venire incontro ai ‘bisogni’, il termine è quello giusto, dell’utenza sono stati posizionati dei wc chimici dinnanzi all’ingresso del Pronto Soccorso di Lecco. Una scelta, qualcuno dei lettori fa notare, poco decorosa ma per il momento l’unica attuata per fornire dei servizi igienici all’esterno. Uno dei due bagni, oltretutto, sarebbe finito a terra durante la bufera di vento che qualche giorno fa ha soffiato sul capoluogo.