Giornata della Donazione, un momento d’incontro all’ospedale Manzoni

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L'ingresso dell'Ospedale Manzoni di Lecco

Domenica all’ospedale di Lecco Santa Messa e un concerto di pianoforte

Donazioni, la dottoressa Fumagalli: “Si tratta di un quadro decisamente positivo, in crescita rispetto al 2017”

LECCO – Domenica 14 aprile si festeggia la Giornata Nazionale della Donazione di Organi e Tessuti.

Aido Lecco, il Coordinamento locale Prelievo Organi e Tessuti dell’area lecchese e l’azienda sociosanitaria territoriale (Asst Lecco) hanno organizzato presso l’Ospedale Manzoni un momento di incontro con la Santa Messa in ricordo dei donatori alle ore 11 celebrata da Don Raffaele Anfossi nella cappella dell’ospedale e, a seguire, il concerto di pianoforte degli allievi del Civico istituto musicale Giuseppe Zelioli, diretti dai maestri Silvia Imperiale e Isabella Chiarotti. La mattinata si concluderà con lo scambio di auguri pasquali e il rinfresco.

Il 2018 è stato un buon anno in materia di donazioni per l’Asst di Lecco: nei due presidi ospedalieri di Lecco e di Merate, grazie alla collaborazione delle tre rianimazioni aziendali –  la Rianimazione Neurologica, la Rianimazione Generale e la Cardiorianimazione – sono stati 20 i potenziali donatori segnalati dall’Asst al Centro Interregionale di Riferimento (NITp), di cui 14 quelli effettivamente utilizzati, 5 le opposizioni e solo 1 caso di non idoneità. Si tratta di un quadro decisamente positivo, in crescita rispetto al 2017, quando le segnalazioni erano state 18, di cui 10 utilizzati, 6 opposizioni e 2 non idonei.

“Decidere di donare i propri organi è un gesto di totale generosità, che ha a che fare in un certo senso con la donazione della vita stessa – spiega la dottoressa Patrizia Fumagalli, responsabile del reparto di Rianimazione Neurologica dell’ospedale di Lecco – Grazie ai trapianti, infatti, è possibile che un paziente in fin di vita guarisca e riprenda una vita normale”.

Purtroppo, tuttavia, va segnalato che dal punto di vista delle donazioni i dati relativi al primo trimestre del 2019 non sono stati positivi: nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, infatti, presso l’Asst di Lecco non è stato segnalato alcun potenziale donatore. Lo scorso anno, nello stesso periodo di riferimento, erano stati 4 i donatori segnalati, di cui 2 quelli poi effettivamente utilizzati.

“L’Asst di Lecco continua a mantenere alta l’attenzione sulle donazioni di organi, come ha sempre fatto. Tuttavia, è chiaro che l’andamento delle donazioni non è prevedibile, poiché dipende prima di tutto dalla disponibilità effettiva di soggetti da candidare ad una donazione multiorgano, vale a dire quei soggetti cui è stata riscontrata la morte encefalica”, prosegue Fumagalli.

Nei primi mesi nel 2019, infatti, presso l’Asst non è stata registrata alcuna morte encefalica e questo non ha permesso di procedere con l’iter di segnalazione dei potenziali donatori. E’ solo a seguito di questa segnalazione che si procede con la valutazione di idoneità dell’organo e con la richiesta di consenso alla donazione ai parenti del defunto, previa verifica nel SIT (Sistema informativo Trapianti) dell’espressioni in vita di volontà dello stesso.

“E’ proprio sul tema del consenso alla donazione – spiega la responsabile del reparto di Neurorianimazione – che noi sanitari possiamo fare qualcosa, informando correttamente le persone su questo delicato argomento e sensibilizzando l’opinione pubblica sul fatto che decidere di donare gli organi post mortem è una decisione che può davvero donare una speranza di vita”.