Giovani, alcol e sicurezza stradale: il Comune di Lecco lancia “Safety Car”

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Il progetto vuole sviluppare nei giovani un pensiero critico, servendosi di azioni innovative e sperimentali

“Il consumo di alcol tra i ragazzi è un fenomeno in continua crescita. È necessario investire sulla prevenzione per limitarne la diffusione e incrementare il livello di consapevolezza”

LECCO – Sottoscritto  dal Comune di Lecco e dalla Prefettura un accordo di collaborazione per la realizzazione di Safety Car, progetto volto a prevenire la guida in stato di ebbrezza mediante azioni innovative e di carattere sperimentale rivolto soprattutto ai giovani, con il coinvolgimento della comunità educante.

Rende possibile l’attuazione del proponimento il finanziamento di 350.000 euro ottenuto dal Comune sul bando del Dipartimento politiche antidroga per la selezione di progetti di prevenzione, sperimentazione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata.

Sabina Panzeri, Presidente Ambito Distrettuale di Lecco

Sottolinea l’importanza dei fondi messi a disposizione Sabina Panzeri, Presidente Ambito Distrettuale di Lecco: “Il consumo di alcol tra i giovani è un fenomeno in continua crescita. È necessario investire sulla prevenzione per limitare la diffusione e incrementare il livello di consapevolezza, coinvolgendo a diverso titolo coloro che si occupano dell’educazione dei giovani. Il finanziamento consente di strutturare un’importante azione capillare su tutto il territorio grazie anche al supporto e coinvolgimento dei diversi soggetti che hanno contribuito alla stesura del progetto”.

Fondamentale per la sua realizzazione infatti la logica di sistema e di lavoro in rete che vede il coinvolgimento e confronto costante tra soggetti, enti, servizi e progetti territoriali come Comuni, Prefettura, Forze dell’Ordine, Servizi Dipendenze e servizi di ascolto psicologico per i giovani, Impresa Sociale Consorzio Girasole, Scuole, centri aggregativi del territorio, associazioni.

Alessandra Durante
Alessandra Durante, assessore alla Famiglia, Giovani e Comunicazione

Si esprime in merito anche Alessandra Durante, assessore alla Famiglia, ai Giovani e alla Comunicazione del Comune di Lecco: “Dipendenze e incidentalità stradale rappresentano due grandi pericoli per i nostri giovani e due grandi preoccupazioni per genitori e familiari. Queste sono risorse importanti che vanno ad aggiungersi a quelle già stanziate a bilancio per le politiche giovanili e vanno a incidere su una progettualità di sistema che ci vede tutti uniti per affrontare un tema prioritario, proprio nell’ottica della comunità educante che mette a sistema forze e risorse per il benessere dei ragazzi e delle famiglie”.

In qualità di Ente Capofila dei 26 Comuni dell’Ambito Distrettuale di Lecco, il Comune si proporrà di promuovere, grazie a Safety Car, il coinvolgimento della popolazione giovanile (18-30 anni) mediante interventi sperimentali che favoriscano maggior consapevolezza e lo sviluppo di un pensiero critico in relazione a comportamenti e stili di vita pericolosi, come la guida in stato di ebbrezza, legati all’uso/abuso di sostanze stupefacenti e alcool con modalità e linguaggi innovativi (street art, organizzazione i hackathon, quale momento di collaborazione intensiva per lo studio del fenomeno e lo sviluppo di un’iniziativa comune volta a contrastare i comportamenti a rischio).

Inoltre, il Comune di Lecco mira a incrementare la conoscenza del fenomeno dell’incidentalità stradale alcol e droga correlata analizzando gli specifici fattori di rischio nel territorio della provincia di Lecco, attraverso la realizzazione di una ricerca-intervento che renda partecipi e attivi i giovani interlocutori, promuovendone i fattori di protezione.

Infine, con Safety Car si cercherà di sviluppare un piano informativo e un’azione di sensibilizzazione con il coinvolgimento della comunità educante (proprietari dei locali notturni, organizzatori di eventi, proprietari di scuole guida, Forze dell’Ordine, scuole, società civile allargata). Non si tratterà solo di un’azione informativa per far conoscere le sostanze, quanto di un coinvolgimento di attori comunitari nel riconoscere e contrastare situazioni di disagio e malessere.