Giovani Neet, a supportarli ci pensa l’associazione Ashia

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Ashia Onlus progetto 'Per Ricominciare'

Post-pandemia è nato il progetto ‘Per Ricominciare’

Solo in provincia di Lecco risultano 6-7 mila i giovani che non studiano o lavorano, tra i 15-29 anni. Ashia si impegna ora ad aiutarli

LECCO – Rappresentazione di un problema globale, trasversale, ampio, simbolo di qualcosa che non sta funzionando per il verso giusto nella società. Sono i Neet (Not in Education, Employment or Training, ndr), ragazzi che non studiano, non lavorano e non sanno come instradare il loro futuro. Solo in provincia di Lecco rappresentano il 16,4% della popolazione: 6-7 mila giovani tra i 15 e 29 anni, il cui senso di smarrimento è accresciuto soprattutto dopo la pandemia, ma che l’associazione Ashia intende scacciare attraverso il progetto ‘Per Ricominciare‘, nato nel 2022.

“È un progetto ancora in fase sperimentale – specificano i volontari di Ashia – anche se già due ragazzi vi hanno preso parte, entrati nella nostra rete tramite Elisa Lazzaroni e Arianna Ravo, psicologa ed educatrice, di cui intendiamo avvalerci per guidare i ragazzi in un percorso personalizzato che sappia indirizzarli verso la ripresa degli studi, la ricerca di una professione o di un corso da seguire. In Italia e in Europa questi giovani senza una meta sono definiti Neet, anche se a noi non piace circoscriverli con questo appellativo: sono ragazzi alla ricerca del proprio orizzonte, che non sanno dove andare e si sentono bloccati“. Dalle parole dell’associazione emerge come questo fenomeno sia tutt’altro che localizzato, ma diffuso in tutto il continente e oltre, candidandosi a essere uno dei problemi sociali più estesi nei prossimi anni.

Ashia Onlus progetto 'Per Ricominciare'
Elisa Lazzaroni e Arianna Ravo

Sebbene i dati a supportarne l’esistenza non manchino, intercettare ragazzi bisognosi è tutt’altro che semplice, ed è proprio per raggiungerli che Ashia ha organizzato un incontro all’Oto Lab di Lecco, per far conoscere a quante più persone possibili l’iniziativa, compresi istituzioni e insegnanti. Per l’occasione presenti anche Lazzaroni e Ravo, operanti nello studio Itaca – Therapy and Education, e i volontari dell’associazione tra cui Anna Gilardi e Cecilia Galli, capitanati dal presidente Michele Zilla. “I ragazzi che intendiamo supportare non stanno dentro i tradizionali percorsi scolastici: spesso sbagliano indirizzo, sono bocciati e non riescono a essere riorientati. Hanno avuto esperienze fallimentari, sono confusi e disorientati”, proseguono dall’associazione. Grazie al contributo di Ashia e di professionisti che hanno esperienza in queste tematiche, ai giovani viene data la possibilità di ricominciare.

A rendere solide le basi del progetto c’è un ‘credito di fiducia’: a chi inizia il percorso viene richiesta un minimo di responsabilità nel portare avanti la strada individuata insieme a psicologa ed educatrice, finanziata da Ashia. “Cerchiamo comunque di trovare soluzioni realistiche, basandoci sugli interessi mostrati dal ragazzo. Oltre alla responsabilità, teniamo molto all’approccio del protagonismo, nel senso di dare valore alla persona che abbiamo di fronte, aiutandola e sostenendola nel percorso affrontato“, precisa Elisa Lazzaroni, psicologa. Le fa eco la collega ed educatrice Arianna Ravo: “Il nostro vuole essere un lavoro di incontro, con la sofferenza ma anche con il sogno e l’opportunità di far ritrovare ai nostri giovani il cammino, rimettendoli di nuovo in movimento”.

Ashia Onlus progetto 'Per Ricominciare'
Anna Gilardi mentre presenta il progetto

Questo ‘viaggio’, intrapreso dal giovane insieme alla famiglia, ad Ashia e ai professionisti, segue un preciso sviluppo: “Dopo l’intercettazione del ragazzo – spiega Lazzaro – avviene un primo incontro a cui, oltre a lui, partecipano famiglia, psicologa ed educatrice. Partendo dalla sua storia formativa, cerchiamo di riorientarlo. La famiglia in questo caso dev’essere una risorsa che accompagna il ragazzo per tutto il progetto. Dopodiché avviamo due percorsi paralleli: uno psicologico e uno educativo. In quello psicologico vengono individuati limiti e risorse del ragazzo, facendogli prendere consapevolezza di cosa non abbia funzionato ma anche ridandogli motivazione, ripensando a una nuova dimensione formativa in cui inserirlo. Lato educativo, tenendo conto di attitudini e propensioni del giovane, proponiamo corsi di formazione e accompagniamo il ragazzo ad attivarsi, provando a riprogettarne un’identità”.

Chiave vincente di ‘Per Ricominciare’ potrà essere proprio il coinvolgimento di simili figure professionali: “Sono fondamentali – interviene Ashia – perché pur avendo intercettato un bisogno reale e delineato una proposta, non avevamo gli strumenti e le competenze per portarla avanti, tassello mancante per dare al ragazzo la possibilità di inserirsi in un percorso formativo o nel mondo del lavoro. Sia Elisa che Arianna si sono dimostrate collaborative e disponibili”.

Ora, per diffondere ulteriormente il progetto appena decollato e farlo conoscere sul territorio, servono tramiti come scuole, servizi sociali, istituzioni. “La comunità deve diventare corresponsabile per creare nuove prospettive da offrire ai ragazzi – conclude Ashia – già questa serata in Oto Lab, per la quale ci teniamo a ringraziare Maria Rusconi per l’ospitalità, confidiamo possa servire nello scopo”.

L’associazione Ashia

Fondata nel 2008 con sede a Mandello, Ashia Onlus inizialmente si occupava di progetti distanti da ‘Per Ricominciare’ e ‘Prestito d’Onore’, quest’ultimo rivolto a ragazzi volenterosi ma che non hanno le possibilità economiche per proseguire gli studi, avviato nel 2013. Inizialmente, l’associazione operava in Camerun sostenendo le trasferte all’ospedale di San Giovanni di Dio di Nguti di personale medico specializzato, fornendo anche materiale medico e comprendo il costo di interventi chirurgici. Da qui deriva il nome Ashia, che significa ‘coraggio’ in camerunense, diventato un grido d’incitamento per i due progetti attualmente attivi e rivolti ai giovani. Dopodiché Ashia si è dedicata al supporto di iniziative locali, anche in collaborazione con altre associazioni.

Sito Ashia: https://www.ashiaonlus.org/sonoashia/