I ragazzi di Aspoc College incontrano Ozlem, in Italia dopo la fuga dalla Turchia

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La 25enne curda ha raccontato la sua storia ai ragazzi di Aspoc College

“E’ stata una bella esperienza e ci ha raccontato tantissime cose”

LECCO – I ragazzi dell’Aspoc College sono andati in biblioteca a Lecco per l’incontro con Özlem Onder, una ragazza curda di 25 anni che ha raccontato la storia della sua vita e del viaggio che ha affrontato per trasferirsi dalla Turchia all’Italia per sfuggire alla guerra e alle persecuzioni nei confronti del popolo curdo.

“L’incontro era aperto a tutti e infatti c’erano anche altre persone oltre a noi. Özlem è arrivata in Italia con i suoi 4 fratelli e sua mamma: suo papà non c’era perché era in prigione in Turchia” raccontano i ragazzi.

Gabriele ha chiesto il motivo della reclusione: “Özlem ci ha spiegato che si era rifiutato di fare il servizio militare e di andare in guerra dove avrebbe dovuto sparare contro le persone del suo popolo. Abbiamo scoperto che si può andare in prigione anche se si è buoni e si fanno delle scelte coraggiose”.

In Italia Özlem ha frequentato le scuole elementari, le medie, le superiori (ragioneria) e adesso sta finendo l’università: ha dovuto imparare l’italiano e ha imparato a conciliare due culture diverse.

Quando il papà è uscito dalla prigione è riuscito, dopo 10 anni, ad arrivare in Italia e a stare finalmente con la sua famiglia e ha avuto altri due figli: adesso Özlem ha 6 fratelli

“Durante l’incontro abbiamo fatto alcune domande a cui Özlem ha risposto in modo semplice e chiaro – hanno detto i ragazzi -. Ci ha colpito molto il nome del paese da cui viene Özlem, Batman, dato che è il nome di super eroe”.

Giada ha chiesto ad Özlem come sono i vestiti turchi e curdi: “Hanno dei colori vivaci e brillanti”.

Giada ha apprezzato molto il vestito di Özlem e le sue scarpe nere con il tacco alto. Luca è stato colpito dal fatto che Özlem adesso abita in Italia anche se non ha ancora la cittadinanza italiana. Giacomo ha notato che all’inizio Özlem era molto emozionata: “Non sapeva cosa dire e come parlarci poi, poco per volta, si è rilassata e ci ha spiegato tantissime cose”.

“Siamo stati attenti per due ore e non ci siamo quasi accorti che il tempo è passato velocemente – hanno detto i ragazzi di Aspoc College -. Anche Özlem ci ha detto che per lei è stata una bella esperienza e ci ha detto di invitarla ancora perché viene volentieri a trovarci: è stato proprio un bell’incontro”.