Il nuovo canile? Si deve ricominciare da zero, serve una nuova area

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Lo studio di fattibilità è pronto ma l’area è bocciata da due pareri negativi

L’assessore: “L’interesse permane, ma serve un nuovo terreno e risorse”

LECCO – Tutto da rifare: l’iter per la realizzazione del nuovo canile dovrà ricominciare da capo.

L’area scelta a suo tempo dall’amministrazione comunale di Lecco, resa disponibile da Silea nelle vicinanze dell’inceneritore, è stata bollata come non idonea da ben due pareri, quello del Comune di Valmadrera e del Parco Monte Barro, chiamati ad esprimersi in quanto l’area ricade nel territorio dei due enti.

Il progetto realizzato da Fondazione Green

Un parere espresso già a maggio dello scorso anno, eppure il lavoro di progettazione del ‘parco canile’ affidato agli studenti di Fondazione Green, su iniziativa dell’ex assessore Ezio Venturini che è stato tra i principali promotori dell’opera,  è proseguito e ad ottobre era stato consegnato al Comune lo studio di fattibilità,  con l’obiettivo di arrivare ad aprile con la progettazione finale.

L’assessore Alessio Dossi

“Abbiamo ricevuto l’elaborato – spiega l’assessore Alessio Dossi – ci troviamo però a gestire due pareri negativi, pervenuti ancor prima dell’inizio del mio incarico in Giunta”.

Da quel che si apprende, il Comune di Valmadrera vorrebbe preservare quell’area per eventuali futuri utilizzi nell’ambito della gestione dei rifiuti, mentre per il Parco del Monte Barro il progetto non sarebbe non compatibile con il proprio piano territoriale di coordinamento.

L’area dove sarebbe dovuto sorgere il parco canile

“Le cose si fanno quando i pareri sono favorevoli – prosegue l’assessore – Il lavoro svolto in questi anni è legittimo e di stimolo alla futura realizzazione di un canile, la proposta progettuale che ne è scaturita è sicuramente interessante ma non si possono non fare i conti con i pareri già espressi dai due enti. Un progetto pronto è comunque un progetto utile”.

Bisognerà individuare una nuova area, fa sapere l’assessore, ma non solo, mancano anche i soldi: i 300 mila euro che il Comune nel 2016 aveva destinato all’opera oggi non ci sono più.

L’ingresso del ‘vecchio’ canile di via Rosmini, chiuso dal 2013

“Il tema è importante e non resterà nel cassetto – spiega Dossi – è necessario cercare altre aree, spazi fisici dove realizzare il progetto e risorse. Oggi non ci sono i presupposti. Detto questo, Lecco, pur non avendo un proprio canile, ha una convenzione con canile di Erba che opera in maniera egregia con gli animali. Gli ospiti della struttura hanno una durata della loro presenza ridotta, questo significa che l’associazione che gestisce il canile ha saputo creare una relazione positiva con il territorio”.