Il Politecnico si fa “università dei bambini” per gli alunni della Diaz e Torri Tarelli

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Oltre cinquanta bimbi al Politecnico per i laboratori dedicati ai più piccoli

Una lezione alla scoperta del rischio idrogeologico e dell’importanza dei fiumi

LECCO – Continuano i mini corsi dell’università dei bambini POLIS – la città sostenibile. I 56 bambini delle scuole primarie “Diaz” e “Torri Tarelli” hanno frequentato il laboratorio “Investigatori di Fiumi – Le olimpiadi dei torrenti” condotto da Alessio Radice docente responsabile del Laboratorio di Idraulica Montana del Polo di Lecco, e dal suo team composto da Monica Corti, Lorenzo Panzeri, Giacomo Marrazzo, Michele Mondani, Andrea Abbate e Francesco Fusco.

Il tema trattato dal laboratorio è il rischio idrogeologico. Alessio Radice, entrato nella parte del Sig. Perché, nel corso della sua lezione ha mostrato ai bambini una carrellata di immagini di fiumi italiani ed europei e ha invitato i bambini a riflettere sulla loro importanza.

I fiumi sono fondamentali in quanto portatori del bene primario per eccellenza e che forse diamo per scontato: l’acqua! Ci permettono quindi di coltivare, di innaffiare le piante, di creare energia e di compiere tantissime azioni ogni giorno che prevedono l’utilizzo dell’acqua. Per questo motivo i fiumi vanno preservati e tutelati perché non prendersene cura vuol dire non volere bene all’ambiente.

Ma come tutte le cose anche i fiumi possono in realtà nascondere un lato un po’ pericoloso che può mettere a rischio le nostre città…le alluvioni. Ma cosa sappiamo delle alluvioni? Si possono prevenire? Dopo una panoramica su come si struttura un corso d’acqua, su come possono cambiare le sue caratteristiche dalla sorgente alla foce e sulla differenza tra ruscelli, torrenti e fiumi, il Sig. Perché e il suo team hanno spiegato cos’è un’alluvione mostrando alcune immagini del torrente Caldone di Lecco esondato a causa delle abbondanti piogge. Il rischio delle alluvioni, però, non è connesso solo all’acqua che può recare danni, ma anche all’abbondante quantità di detriti, fango e sassi che vengono trascinati dalla corrente, rendendo la situazione ancora più pericolosa.

I sedimenti, a loro volta, se si depositano in maniera eccessiva in un tratto del corso d’acqua, possono essere la causa di un’alluvione. Per meglio comprendere i temi presentati in aula i piccoli partecipanti sono diventati protagonisti delle “olimpiadi dei torrenti” e, guidati dal team del prof. Radice, mediante l’utilizzo di fiumi in scala riprodotti in laboratorio e di piccoli sassi colorati, hanno potuto testare in prima persona come le caratteristiche del fondo, la pendenza, la portata e la velocità dell’acqua impattino sul flusso dei sedimenti nel fiume.

Il prossimo appuntamento vedrà i bambini cimentarsi con..la forza del vento.