“In gioco: le buone pratiche”. Sabato 23 marzo incontro sul tema di Leggermente

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LECCO – Una giornata per le scuole centrata sul tema scelto per la decima edizione di Leggermente, ovvero “In gioco”.

L’appuntamento è fissato per sabato 23 marzo dalle ore 15 in sala Ticozzi in via Ongania a Lecco.

L’incontro, dal titolo “In gioco: le buone pratiche”, verrà introdotto e moderato da Raffaella Crimella, dirigente scolastico dell’Istituto Stoppani di Lecco.

Ad aprire i lavori sarà la pedagogista Francesca Antonacci (Università Bicocca di Milano): il suo intervento verterà su “La formatività del gioco: il ruolo della scuola”. A partire dalle ore 16 ci sarà spazio per le buone pratiche messe in atto negli istituti.

Diversi gli interventi previsti: “Play your role – in gioco attraverso il teatro alla riscoperta di sogni, arti, mestieri”, a cura di Chiara Sandionigi (Scuola professionale Aldo Moro); “Leggere per divertirsi, leggere per crescere”, Elisabetta Rurali (Scuola media Stoppani di Lecco); “Sapere per gioco”, Manuela Grecchi, prorettore del Polo di Lecco – Politenico di Milano, e Monica Redaelli (Scuola primaria di Acquate); “So-stare nel gioco”, Silvia Di Cioccio (Scuola dell’infanzia di Foppenico-Calolziocorte).

Alle 17.30 poi spazio alla presentazione della mostra “Tanti modi di giocare, ieri e oggi”, curata da Massimo Pirovano e frutto di una ricerca portata avanti dal Museo Etnografico dell’Alta Brianza.

In occasione di Leggermente, nella hall della sala conferenze di Palazzo del Commercio, è stato allestito un “frammento emblematico” della mostra sulle diverse forme che assumono le pratiche ludiche in Brianza e nel Lecchese, tra passato, presente e futuro. Nel suo intervento Pirovano offrirà al pubblico, anche attraverso la documentazione audiovisiva, una occasione per discutere di alcuni temi e di alcune questioni che la ricerca del museo ha permesso di evidenziare.

La giornata di riflessione è stata proprio pensata per focalizzare l’attenzione sul tema scelto per l’edizione 2019 di Leggermente. “La parola ‘gioco’ mette in movimento associazioni libere, ma questo richiamo rischia di diventare un approccio che sminuisce il valore del gioco relegandolo a cosa da bambini – spiega il Comitato Scientifico di Leggermente – Il gioco è un momento fondamentale e costitutivo dello sviluppo personale che mette in campo la dimensione cognitiva, l’invenzione di regole, la produzione di linguaggio e di rappresentazioni della realtà, l’apertura al simbolico, la dimensione affettiva e relazionale, la dimensione sociale. In sintesi, il gioco è elemento cruciale per costruire lo scambio interumano e la comprensione del mondo”.

Ma il gioco sta perdendo progressivamente di rilievo anche nella prassi educativa: “Nel gioco – nella sua valenza positiva – è presente l’orientamento del soggetto a compararsi con gli altri (il gusto di sostenere una sfida, di essere migliori…) e insieme sono presenti le motivazioni che favoriscono il cambiamento di sé (l’incontro con la sorte, il piacere della finzione…). Fattori questi combinati con la spensieratezza, la fantasia, la gioia. Rilevante è il fatto che il gioco favorisce l’’esercizio del dominio di sé’, il controllo dei possibili eccessi, attraverso il rispetto e la condivisione di regole. Oggi assistiamo a una tendenziale scomparsa dell’esperienza complessa del gioco, ridotta alla sola accezione dell’agonismo che degrada il gioco alla riuscita ad ogni costo e lo trasforma in divertimento ansioso. Sempre più diffuse sono anche patologie legate al gioco, ai suoi eccessi, alle sue degenerazioni in comportamenti di natura coattiva, senza controllo e limiti, che generano forme di dipendenza. Vincere è diventato qualcosa di obbligatorio, orientamento dominante che trascina tutti verso la prestazione. Si può constatare come la possibilità di perdere, il saper perdere, venga completamente rimosso. Il gioco è un fatto di cultura dove diventa importante saper vincere e insieme, saper perdere mantenendo aperta la possibilità di giocare”.

E proprio a partire da questi presupposti Leggermente ha accettato di “entrare in gioco” aprendo una riflessione collettiva sulla tematica che andrà a concludersi poi con le proposte di domenica 24.