In piazza la silenziosa protesta per la legge contro la omotransfobia

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Giovedì sera il presidio in piazza XX Settembre di “#RestiamoLiberi”

In piazza contro la legge sull’omofobia giudicata “bavaglio alla libertà di espressione”.

LECCO – Si è svolto anche a Lecco, e in altre cento città italiane, il presidio dell’iniziativa “#RestiamoLiberi” che chiede uno stop alla legge contro l’omotransfobia.

Il provvedimento, al vaglio del Parlamento, nasce con l’obiettivo di contrastare discriminazioni e gesti d’odio nei confronti di chi ha un differente orientamento sessuale. Andrà a modificare la ‘vecchia’ Legge Mancino aggiungendo i reati d’odio per omofobia a quei reati compiuti per discriminazione di razziale, etnica o religiosa, punendo la commissione e l’istigazione di reati d’odio.

A suscitare le polemiche, dei partiti di destra e della Chiesa Cattolica, è il rischio, intravisto da chi protesta, che la legge possa rappresentare una stretta alla libertà di opinione.

“In caso di approvazione del testo, sarà possibile per chi gestisce una palestra vietare ai maschi transgender (che si ‘sentono’donne) l’ingresso nello spogliatoio delle donne? Sarà possibile per un genitore chiedere che il figlio non partecipi ad attività scolastiche inerenti temi sensibili sulla sessualità e la famiglia? Sarà ancora possibile per un sacerdote spiegare la visione cristiana del matrimonio? Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alla legge sulle unioni civili?”

Sono le domande, riportate sulla pagina dell’iniziativa, che si pongono gli organizzatori della manifestazione che a Lecco si è svolta giovedì sera in piazza XX Settembre.

“Scendiamo in piazza in silenzio, a distanza di due metri l’uno dall’altro, chi leggendo un libro e chi con un bavaglio sulla bocca, a simboleggiare la portata liberticida di questo progetto e la volontà di zittirci”.

Al presidio in Piazza XX Settembre anche Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia insieme al candidato sindaco del centrodestra Peppino Ciresa.

“A prescindere dall’opinione di ognuno di noi, io mi sono sempre battuto contro la censura e le limitazioni della libertà di espressione” ha fatto sapere Zamperini. .