Influenza messa ‘KO’ da mascherine e distanziamento: vaccinato il 65% degli over 65

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In netto calo l’incidenza dell’influenza stagionale: i casi ridotti di un terzo rispetto allo scorso anno

I numeri di Ats Brianza: somministrati 241.984 dosi di vaccino antinfluenzale (lo scorso anno erano 166.276) e coperto il 65% degli over 65

LECCO – Molti meno casi di influenza stagionale grazie al vaccino e alle misure di prevenzione del Covid. E’ quanto emerge dai dati del bollettino InfluNet redatto dall’istituto superiore di Sanità, che testimoniano come il virus influenzale stia circolando in maniera nettamente inferiore rispetto agli stessi periodi della precedente stagione 2019-2020.

Segno che le misure messe in atto per contrastare il diffondersi del coronavirus, come l’indossare la mascherina, mantenere il distanziamento fisico, evitare assembramenti e prediligere attività all’aria aperta, si stanno mostrando efficaci, insieme alla vaccinazione massiccia, per contrastare il diffondersi di una malattia che ogni anno cresce sensibilmente nel periodo invernale fino a toccare il picco del contagio tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

Il grafico dell’andamento del virus influenzale (Fonte Iss)

Incidenza in calo

Dai dati diffusi dall’Iss si parla infatti di 1,4 casi ogni mille abitanti In Italia (ben sotto la soglia basale fissata in 3,16 casi/1000 abitanti) a fronte dei 4,9 casi ogni mille abitanti registrati, sempre nella settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio, lo scorso anno.

Un trend, quello nazionale, rispecchiato anche dalla Lombardia dove l’incidenza è di 1.42 casi ogni mille abitanti si abbassa ulteriormente per i soggetti ultra 65enni (1,06/1.000) nei confronti del quale è stata portata avanti un’importante campagna di vaccinazione di massa.

Il grafico con l’andamento del virus influenzale dal 2004 a oggi

I dati forniti da Ats Brianza

Il 65% della popolazione ultra sessantacinquenne è stato vaccinato per l’influenza con un incremento del 14% rispetto alla quota raggiunta lo scorso anno. Ammontano infatti a 155.087 le dosi di vaccino antinfluenzale somministrate al 15 gennaio dai medici di medicina generale dell’Ats Brianza, in cui sono comprese le province di Lecco e Monza.

Lo scorso anno, la quota somministrata per lo stesso target di età, ammontava invece a 123.563 dosi. In totale, sono state otre 180mila dosi di vaccino somministrate tra le Province di Lecco e di Monza in questi mesi, con una campagna massiva di vaccinazione che proseguirà fino al 31 gennaio.

Massiccia partecipazione dei medici di base

Una campagna strategica e importante (seppur caratterizzata da qualche ritardo nella consegna delle dosi), fondamentale in un anno caratterizzato dall’emergenza Covid, virus dai sintomi simili a quelli influenzali.

Non è un caso se vi ha partecipato il 99% dei medici di medicina generale aderenti al piano operativo, assicurando così la capillarità dell’offerta sul territorio delle Province di Lecco e di Monza e garantendo la tempestività dell’erogazione delle prestazioni.

Sono stati somministrate infatti 25.400 dosi di vaccino antinfluenzale per pazienti con meno di 65 anni, a cui si aggiungono 5.500 dosi di vaccino antipneumococco in soggetti a rischio, anche in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale. Dati a cui vanno aggiunti quelli delle vaccinazioni effettuate nelle case di riposo (più di 5.000) e quelle eseguite dalle ASST di Lecco, Monza e della Brianza.

Coinvolti anche i bambini

La campagna vaccinale ha riguardato anche i bambini, con la partecipazione di 77 pediatri di libera scelta delle Province di Lecco e di Monza. 943 assistiti in età pediatrica con patologia cronica particolarmente a rischio vaccinati a cui si aggiungono 12.700 assistiti sani di età dai 2 ai 17 anni compresi. In totale il dato provvisorio della campagna 2020-2021 si attesta su un erogato di 241.984 dosi a fronte delle 166.276 dosi dell’anno precedente.

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