Inseguimenti di polizia, la circolare fa discutere. “Non c’è limite all’assurdo”

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(foto archivio)

Una circolare raccomanda cautela negli inseguimenti e appuntare i dati del veicolo in fuga. Il sindacato: “E chi si occuperà di fermarlo?”

L’assessore regionale De Corato: “Direttiva che rende vita facile ai delinquenti, il ministro chiarisca”

LECCO – Una nota che sta facendo discutere quella pubblicata nella giornata di lunedì 28 marzo scorso dal Compartimento della Polizia Stradale di Milano per la Lombardia, a renderla nota è il Sindacato Autonomo di Polizia provinciale di Lecco:

“Sostanzialmente nella predetta circolare viene fortemente consigliato che le pattuglie, nel caso frequente di inseguimento di veicoli che non rispettano l’intimazione dell’Alt, dovranno limitarsi ad annotare i dati del veicolo fuggitivo cosicché comunicarli alle altre pattuglie in servizio – spiega il segretario sindacale Rodolfo Ratti – Tale consiglio viene elargito con una esaustiva elencazione delle numerose conseguenze penali, amministrative, disciplinari ed erariali nelle quali si incorrerebbe nel caso il cui tentativo di bloccare la marcia del malintenzionati dovesse generare ‘danno collaterali’”.

“Sin da subito – aggiunge Ratti – queste direttive suscitano alcuni quesiti che non trovano risposta nella suddetta Circolare: ma per quale scopo si deve diramare alle altre pattuglie presenti sul territorio i dati del veicoli fuggitivo se anche quest’ultime devono attendere alla sopracitate limitazioni? A chi spetterà l’arduo compito di fermare, controllare e quindi eventualmente contravvenzionare o arrestare il fuggiasco prima che commetta ben più gravi infrazioni o addirittura reati? La consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità interne piuttosto che delle insidie dei malfattori di turno, ci pare davvero mortificante; vorremmo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla Giustizia piuttosto che delle conseguenze interne che ne derivano dal farlo!”

“Non c’è limite all’assurdo”

Parole che non sono cadute nel vuoto: a raccogliere la segnalazione è stato l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato: “Non c’è limite all’assurdo. La disposizione che invita gli agenti di polizia a evitare d’inseguire i ladri in fuga, diramata dalla Polstrada della Lombardia, se applicata, renderà ancora più facile la vita ai delinquenti”.

“Il Ministro Lamorgese ha il dovere di chiarire al più presto, entro le prossime 24 ore, se si tratta di un’iniziativa del dirigente di Polstrada della Lombardia, come denuncia il Sap, oppure se è una nuova trovata del ministero dell’Interno, come risulta dalle notizie diffuse dai media – continua De Corato – nel caso in cui la direttiva provenisse dal Palazzo del Viminale, sarebbero ancora più motivate le dimissioni del ministro dell’Interno, Lamorgese, invocate ieri dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni”.

Riccardo De Corato, alle sue spalle Giacomo Zamperini in un incontro a novembre

Anche il consigliere comunale di FDI, Giacomo Zamperini, si associa alle dichiarazioni di Decorato: “Chi sta al governo e seduto dietro ad una scrivania, ha il dovere di tutelare gli agenti in servizio. Anziché occuparsi dei “danni collaterali”, serve maggiore attenzione per chi rischia la propria vita in divisa, ogni giorno, al servizio dei cittadini. I delinquenti vanno inseguiti ed arrestati, non annotati su di un taccuino. Immagino lo stato d’animo che possano avere gli agenti di Polizia che leggono circolari come questa, ma sappiano che la gente per bene è dalla loro parte e apprezza con gratitudine il lavoro che fanno”.

“Così è troppo – aggiunge Zamperini – Serve un chiarimento immediato da parte del ministro Lamorgese. La politica deve proteggere i servitori dello stato, non scaricare su di loro tutte le responsabilità. Una ottusità frustrante ed inaccettabile. Si devono mettere queste persone nelle condizioni giuste per svolgere al meglio il loro dovere, aumentando l’organico, le tutele, la strumentazione e gli stipendi. Il resto sono solo inutili chiacchiere da parte di chi in strada a rischiare la propria vita non c’è mai stato”.

Lunedì un presidio davanti alla Questura

Nel frattempo un’altra sigla sindacale degli agenti, il SIAP, ha indetto per lunedì un volantinaggio di protesta di fronte alla Questura per sensibilizzare la cittadinanza sui problemi della categoria:

“Siamo stanchi, la situazione è ormai grave ed intollerabile. L’ingiustificato e inaccettabile ritardo nell’applicazione del nuovo contratto, e quindi degli incrementi contrattuali derivanti sia per la parte economica che per la parte normativa compresi gli arretrati spettanti, il ritardo cronico nel pagamento degli straordinari e delle altre indennità, il ritardo nella liquidazione delle missioni nazionali ed internazionali ed il ritardo nella corresponsione dei buoni pasto è oltre ogni limite di sopportazione – spiegano dalla segreteria provinciale del sindacato – A livello locale, la base denuncia i cronici problemi che affliggono la categoria, in particolare la scarsità di uomini e mezzi, soprattutto alla Polizia Stradale di Lecco e di Bellano, dove, ormai da anni, non sono stati ripianati gli organici previsti, oltre alla temuta riduzione dell’organico nei vari posti di lavoro del territorio, legati all’inevitabile pensionamento del personale nei prossimi anni, con il conseguente aumento dei carichi di lavoro del personale rimanente”.