Jessica Locatelli è il nuovo presidente provinciale di A.Ge.Sc.

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Da destra, Jessica Locatelli, Maria Grazia Colombo e l’ex Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer

LECCO – Jessica Locatelli è il nuovo Presidente provinciale di A.Ge.Sc., l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche che sul territorio annovera 800 genitori associati tra diverse scuole paritarie (tra le quali: Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, l’Istituto Caterina Cittadini di Calolziocorte, l’Istituto Santa Giovanna Antida di Mandello del Lario, l’Istituto San Vincenzo di Erba, la Scuola Primaria Cuore Immacolato di Valmadrera), posizionandosi come una delle realtà più importanti a livello lombardo e, di conseguenza, a livello nazionale.

Locatelli, lecchese “doc” di Olate, 39 anni imprenditrice nel settore finanziario e mamma di due figli (Andrea, 14 anni e Carola 9 anni) ha da qualche anno fatto del suo impegno associativo una passione scalando in fretta verso gli apici di A.Ge.Sc. a partire dalla rappresentanza dell’IMA Istituto Maria Ausiliatrice accompagnata dalla storica figura di Maria Grazia Colombo, che oltre ad aver ricoperto il ruolo di Presidente Nazionale oggi è Vice Presidente del Forum delle Famiglie.

Negli scorsi giorni, fresca di nomina, la neopresidente Locatelli ha guidato la rappresentanza lecchese a Rimini dove si è tenuto il Consiglio Nazionale di A.Ge.Sc. interamente dedicato alla legge 62/2000 in tema di Scuole Paritarie e dove si è evidenziato, ripercorrendo le tappe significative della normativa, che dopo un ventennio la stessa rimane ancora inapplicata nella sua componente economica.

“Si è consapevoli che, nonostante la legge emanata dall’allora Ministro per la Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer – gradito ospite a Rimini – abbia sancito con chiarezza che le scuole paritarie sono a tutti gli effetti scuole pubbliche, la strada verso la reale parità è ancora difficile da percorrere. La questione della libertà di scelta e del relativo pluralismo scolastico sono temi laici, di tutti. Nel segno della continuità, facendo mie le parole di chi mi ha preceduto con grande impegno e professionalità  ed anche da chi guida oggi l’Associazione a livello nazionale, una libertà a pagamento non è una libertà; l’educazione coerente tra l’ambito famigliare e quello scolastico è un’opzione pedagogica alla quale non vogliamo rinunciare nonostante il gravoso peso economico a cui le famiglie sono soggette”.