La lettera di una docente: “Anche in Dad riscopriamo il valore della scuola”

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Ci scrive la prof.ssa Alessia Romano dell’istituto Bertacchi di Lecco

La lettera rivolta agli studenti: “Insieme in questo ennesimo passo coraggioso, per scoprire quanta bellezza può esserci in una lezione”

 

LECCO – “Cari ragazzi,

nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso abbiamo ricevuto la notizia che nel giro di pochissimi giorni ci saremmo dovuti preparare ad una nuova ondata di Dad, la famosa ‘didattica a distanza’.

Qualcuno di voi ha avuto lo spettro di un panorama già visto – i mesi della primavera scorsa, in cui paura, solitudine e disinteresse si sono variamente avvicendate nella mente-, mentre qualcun altro si è trovato ignaro dello scenario, perché appena approdato alle scuole superiori. Comunque tutti, docenti e studenti, ci siamo scoperti davanti ad un ennesimo salto nel vuoto delle nostre aule e dei nostri progetti bruscamente interrotti.

Che cosa rimane? Permettetemi che sia Dante a suggerire una risposta. Io insegno Lettere in un Istituto superiore di Lecco e sono convinta che possiamo trovare, in quello che studiamo, uno specchio di quello che viviamo, esposto con la stessa drammaticità del nostro pensiero, ma con l’indicazione di un possibile finale più lieto.

‘Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai per una selva oscura/ che la diritta via era smarrita […] A te convien tenere altro viaggio/, rispuose, poi che lagrimar mi vide,/ se vuo’ campar d’esto loco selvaggio’. Abbiamo davanti il famoso Dante, sperso nella selva della sua inconsapevolezza, e l’altrettanto famoso Virgilio, a cui Dante grida per la paura ‘Miserere di me’. Aiutami. Virgilio, come ogni maestro, non può togliere Dante dalla difficoltà e dal pericolo, ma gli può proporre un modo di affrontare i problemi basato non sulla sopravvivenza, fisica o morale che sia, ma sulla conoscenza di ciò che realmente desidera e lo appaga: infatti insieme vanno a vedere le anime dannate, che hanno cercato la felicità dentro le risorse umane, e le anime presto o tardi beate, che hanno continuato a cercare tracce di una felicità duratura. Così per Dante il bosco è diventato un viaggio lunghissimo e affascinante.

Anche noi probabilmente dobbiamo osservare bene il modo con cui affrontiamo la scuola: ci bastano gli argomenti di lezione e i voti, la compagnia e la noia, oppure abbiamo bisogno di insegnanti e compagni che, in un cammino comune di conoscenza attraverso le materie, attraverso parole e gesti, ci facciano vedere quanta bellezza ci può essere in una sola lezione? e che ci facciano vedere quale grande gusto ci può essere in questo percorso?

Questa è per me ora la Dad: un ennesimo passo coraggioso per scoprire, o riscoprire, la ricchezza e il compito non solo della Scuola, ma anche dei nostri incontri quotidiani, in presenza o virtuali che siano”.

Alessia Romano