Conclusi i lavori negli spazi, è tempo di costruire il contenuto
Da ottobre a dicembre un primo calendario di laboratori, workshop e incontri: “Non vogliamo un luogo statico, ma plasmato da chi lo frequenta”
LECCO – Dopo decenni di attese, cantieri e progettazioni, la Piccola di Lecco è pronta a tornare alla città ed essere plasmata da essa. Giovedì prossimo, 23 ottobre, alle 18, verrà aperta al pubblico la stecca nord del complesso, segnando di fatto l’avvio del nuovo Urban Center cittadino: un laboratorio di partecipazione, cultura e innovazione sociale che vuole diventare punto di riferimento per associazioni, giovani e cittadini.
“I lavori sono ormai conclusi – ha spiegato l’assessore all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo, nel corso della IV Commissione Consiliare di giovedì sera – mercoledì abbiamo ufficialmente ricevuto la riconsegna delle aree di cantiere. La Piccola entra ora in una nuova fase, quella della vita quotidiana, dell’ascolto e della sperimentazione condivisa”.
Il progetto, frutto di anni di dialogo tra amministrazione, enti e realtà del territorio, nasce con l’ambizione di restituire alla città un luogo aperto, dinamico e multifunzionale. Nei prossimi mesi, da ottobre a dicembre, gli spazi saranno animati da un calendario di attività settimanali (ogni mercoledì e sabato) pensate per coinvolgere cittadini, scuole, operatori culturali e commerciali con l’obiettivo di individuare quali saranno i futuri protagonisti dei nuovi spazi e cosa si svolgerà al loro interno. Insomma, dare a un luogo un’identità che ancora non ha.
Ci saranno laboratori urbani, incontri di co-progettazione, momenti musicali e teatrali, iniziative legate al turismo, all’imprenditorialità giovanile e alla promozione del territorio.
Il tutto sotto la regia della Società Itinerari Paralleli, partner del Comune nel percorso di attivazione della Piccola, attraverso il bando Cariplo.
“Gli spazi non sono solo edifici – racconta Federica Michieletti, cofondatrice di Itinerari Paralleli –. Diventano luoghi quando le persone li abitano e li fanno propri. Cercheremo di definire la destinazione d’uso della stecca a nord, più a stampo culturale e sociale, insieme all’Amministrazione comunale e agli altri attori con cui interagiremo, cittadinanza compresa. La Piccola non vuole essere un contenitore, ma un alleato del tessuto urbano, un punto di incontro tra cultura, socialità e innovazione”.
L’Urban Center sarà solo una delle funzioni svolte dalla Piccola: un laboratorio permanente di partecipazione civica, dove la cittadinanza potrà proporre idee, progetti e collaborazioni. Nonostante per i prossimi tre mesi ci sia già un calendario ben definito da oggi, sul sito del Comune di Lecco, sarà possibile inviare proposte per eventi e iniziative, da inserire nel calendario in costruzione.
Ogni mercoledì gli spazi della Piccola ospiteranno gruppi di lavoro, tavoli tematici e momenti aperti di confronto. Le mattine saranno dedicate a riunioni e attività di analisi, mentre nel pomeriggio, dalle ore 16, gli incontri saranno aperti a tutti per immaginare nuove visioni sulla Piccola.
“L’obiettivo – spiega ancora Michieletti – è dare attenzione ai giovani e alle famiglie del quartiere, ma anche a chi, a Lecco, cerca uno spazio dove sperimentare e immaginare il futuro della città insieme agli altri”.
Non mancheranno le iniziative promosse dal settore Cultura del Comune. L’assessore e vicesindaco Simona Piazza ha annunciato attività teatrali, musicali e bibliotecarie: prove aperte con la Scuola Civica Zelioli, incontri di biblioterapia con il sistema bibliotecario, workshop per progettare i gadget del Museo Manzoniano e visite guidate per bambini e famiglie tra novembre e dicembre.
Un modo per intrecciare la programmazione culturale cittadina con la nuova vita della Piccola. “Vogliamo che questo spazio sia un terreno fertile per la creatività – ha sottolineato Piazza – ma anche un punto di partenza per progetti che crescano nel tempo insieme alla comunità”.
Accanto alle attività interne, prosegue il cantiere sull’area esterna, destinata a diventare un bosco urbano: una zona verde e fruibile, pronta per la prossima primavera. Nel frattempo, il Comune sta lavorando anche sulla stecca sud, che avrà una vocazione commerciale, con l’obiettivo di completare l’offerta e rendere l’area pienamente vitale e autosufficiente. L’inaugurazione dell’intero complesso avverrà solo quando tutti i lotti saranno ultimati, ma l’intenzione è chiara: iniziare a vivere gli spazi subito, in modo dinamico e partecipato.
Durante la Commissione, non sono mancati spunti e osservazioni da parte dei consiglieri comunali. La consigliera Clara Fusi (Gruppo Per Lecco) ha richiamato l’attenzione su pulizia, manutenzione e responsabilità nella gestione: “Spesso gli spazi di tutti rischiano di diventare di nessuno. Servono regole chiare, persone di riferimento e, se necessario, un tariffario per l’uso”.
Il consigliere Andrea Frigerio (Gruppo Misto) ha invece ricordato l’esperienza positiva di Palazzo delle Paure: “Anche lì all’inizio non si sapeva bene come usarlo, poi è diventato un’eccellenza. Gli spazi vanno costruiti nel tempo, insieme a chi li vive”.
Ricorrente il riferimento ai giovani. “A Lecco mancano spazi serali dove i ragazzi possano stare insieme – hanno sottolineato i consiglieri Alessandra Rota (Fratelli d’Italia) e Saulo Sangalli (Fattore Lecco) –. La Piccola può essere una risposta concreta, un segnale che la città pensa anche a loro”.
L’assessore Cattaneo ha confermato che tutti i collaudi e le certificazioni sono completati: “Lo spazio è sicuro e pronto, anche se il percorso è ancora lungo. Per quanto riguarda pulizie, guardiania e manutenzioni, trattandosi di voci importante e onerose, serve un piano di lavoro che progetteremo in base alle esigenze che si presenteranno insieme a Itinerari Paralleli”. Ha poi portato l’esempio di alcune realtà lecchesi a favore dei giovani come Officina Badoni, l’Oratorio di San Nicolò e il Centro Pertini.
Il Comune sta anche dialogando con il Politecnico di Milano – Polo di Lecco, che potrebbe utilizzare parte degli spazi per attività di studio e ricerca, rafforzando il legame tra la Piccola e il mondo universitario.
L’apertura della stecca non sarà solo un evento amministrativo: è un segnale. Dopo un iter lungo trent’anni, la Piccola torna a respirare, pronta a diventare un nuovo cuore urbano, capace di unire memoria, creatività e partecipazione. “Non vogliamo un luogo statico – ha concluso Cattaneo – ma un ecosistema che cresca con la città, giorno dopo giorno, attraverso chi lo vive”.
Giovedì prossimo, dunque, non si taglierà solo un nastro: si aprirà una porta. Quella di una Lecco che prova a immaginare il futuro insieme ai suoi cittadini, dentro uno spazio che finalmente torna a essere di tutti.

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