La riqualificazione del mercato, Giandomenico Beri lancia la proposta

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“Un mercato ordinato, pulito e di qualità”

L’ex presidente degli ambulanti si fa promotore di un ‘iniziativa

LECCO – E’ di qualche giorno fa la modifica agli orari del mercato cittadino di Lecco, ridotto a sola mezza giornata il mercoledì, sintomo di qualcosa che non funziona come deve se si pensa che la richiesta di limitare gli orari infrasettimanali arriva dagli stessi ambulanti.

Giandomenico Beri

Del resto non è un segreto che il mercato sia sempre sempre meno attrattivo e in passato nn sono mancate critiche per la qualità del servizio e il decoro dell’area dell’ex Piccola Velocità.

L’area è recentemente passata di mano al Comune e questo offre un’occasione importante per lo stesso mercato. A fare il primo passo è l’ex presidente della Fiva, l’associazione degli ambulanti, Giandomenico Beri che negli ultimi giorni ha presentato una bozza di progetto in comune per portare delle migliorie al mercato e lo scorso 13 marzo ha partecipato ad un incontro sull’argomento in Comune.

Gli edifici dismessi che contornano l’area del mercato

“Pulizia area, eliminazione sterpaglie, muri e strutture esistenti, panchine, imbiancatura e pulizia alle infrastrutture presenti – scrive Beri elencando gli elementi necessari – Andando anche ad eliminare le strutture non eque, per non dire inutili”.

Un mercato senza barriere, sicuro e decoroso

Un mercato “senza barriere, né cancelli, il mercato deve essere luogo di ritrovo luogo di commercio, luogo di relax accogliente dare colore e calore perché il mercato deve essere come non le file fredde, i corridoi a scaffali della grande distribuzione”.


Beri chiede che vengano installati servizi igienici, allacciamenti elettrici, che venga rifatto il fondo dell’asfalto, gli scarichi acqua dell’acqua e “perché no la giusta vigilanza, per un mercato pulito e sicuro”.

La ‘rivoluzione’ del mercato, non può però che passare dagli stessi ambulanti: “Il cliente viene al mercato perché vuole cercare e trovare quello che vuole, chiede un certo tipo di trattamento, che può essere prezzo e qualità ma sopratutto cortesia – spiega Beari – i banchi ordinati, puliti, decorosi danno un’ottima immagine non solo al singolo ambulante ma a tutto il mercato. La famosa “mela marcia” rovina anche il resto e il passa parola, la cattiva pubblicità, non fa storia né fa critica e danno solo a chi la crea ma a tutto il mercato”