Laboratorio Polis, piccoli progettisti green all’opera

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L’architettura che non inquina

Gli alunni di quinta elementare al Politecnico

LECCO – Gli alunni delle classi quinte coinvolti nel mini corso di laurea Polis – la città sostenibile sono tornati al campus e questa volta si sono trovati ad affrontare un tema complesso e che attanaglia la nostra società: i cambiamenti climatici e suoi effetti sull’ambiente.

Due i “signori Perché” per l’occasione: Gabriele Masera, docente di Sustainable Building Technologies + Studio che ha seguito gli alunni della scuola “De Amicis” e Graziano Salvalai, docente di Energy Efficient Buildings che si è dedicato invece ai bambini della scuola “Diaz”. Le loro presentazioni hanno toccato temi importanti e sempre più attuali quali il riscaldamento globale, l’effetto serra, la produzione di energia rinnovabile e l’efficienza energetica degli edifici. Gli studenti hanno mostrato grande attenzione per gli spunti proposti ed è stata palpabile la loro sensazione di stupore nell’apprendere come questi argomenti “da grandi” siano in realtà strettamente legati al loro modo di vivere e alle abitudini quotidiane di ciascuno di noi. Attraverso immagini evocative i bambini sono stati portati a riflettere sugli effetti del riscaldamento del pianeta sull’intero ecosistema e su come stia diventando sempre più necessario adottare provvedimenti a favore della sostenibilità ambientale. Utilizzare i raggi del sole per produrre energia pulita e, al tempo stesso, mediante opportune tecniche di costruzione, proteggere le nostre abitazioni dall’irraggiamento solare che, nelle stagioni più calde, ci costringe a sprecare molta, troppa energia in condizionatori e ventilatori.

Focus dell’attività pratica del laboratorio è stato proprio il tema dell’efficienza energetica degli edifici e delle schermature solari. I docenti, nel corso delle loro presentazioni, hanno mostrato esempi di schermature di diverse forme, colori e dimensioni che, oltre ad assolvere il loro importante compito in termini di protezione termica, donano alle costruzioni un piacevole tocco estetico. I bambini, organizzati in gruppo di lavoro, sono stati invitati a progettare e realizzare un sistema di protezione solare. A loro disposizione una scatola di cartone aperta su un lato e con una piccola finestrella sul lato opposto, una lampada e materiale vario da loro stessi procurato (tessuti, reti, cartoncini colorati, bacchette, cartone vegetale etc..).

La scatola rappresenta l’edificio, il lato aperto la facciata da schermare, la lampada il sole. A supportarli nella fase di elaborazione delle idee e nell’utilizzo dei materiali, un gruppo di studenti volontari del Polo di Lecco coordinati da Marco Cucuzza, dottorando di Ricerca sui temi dell’Industria 4.0 per l’edilizia. I giovani progettisti, con impegno e fantasia, hanno prodotto interessanti modelli e a lavoro ultimato, guardando attraverso la piccola finestrella sulla scatola, hanno potuto osservare gli effetti che la schermatura produce quando il sole prova a intrufolarsi all’interno dell’edificio e come questi effetti cambiano in base all’inclinazione del sole.

Ogni gruppo ha poi presentato il loro progetto che è stato visionato dagli occhi esperti dei sigg. Perchè. “I bambini hanno mostrato grande interesse per i temi ambientali – dichiara il prof. Masera – e sono certo che saranno efficaci ambasciatori della transizione energetica verso le fonti pulite nei prossimi anni. Durante l’attività di laboratorio hanno poi messo moltissimo impegno e una notevole dose di creatività. È stato un vero piacere lavorare con questi piccoli progettisti!”

Graziano Salvalai afferma: “E’ stata una bella esperienza, ho riscontrato un’elevata attenzione per i temi proposti frutto di una consapevolezza del problema ambientale attuale. I bambini hanno partecipato attivamente e sono certo che questo mini corso di laurea serva a scaturire in loro curiosità, interesse e un senso di responsabilità che li porti a mettere in atto azioni virtuose volte alla riduzione del loro impatto sull’ambiente per la nostra città oggi e per la loro città di domani”.