Le magiche luci dell’alba: nuovo premio per il fotografo Mauro Lanfranchi

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Menzione turismo sostenibile al concorso “Obiettivo terra”

“Il segreto? Saper essere al momento giusto nel posto giusto”

LECCO – “Per trovare condizioni simili occorre anche una buona dose di fortuna e farsi trovare pronti nel posto giusto al momento giusto”. Mauro Lanfranchi è un fotografo che non ha bisogno di presentazioni e ci ha abituato a scatti emozionanti grazie alla sua tecnica e sensibilità, ma la fotografia con cui ha vinto la menzione “Turismo Sostenibile” nel prestigioso concorso “Obiettivo terra” è da togliere il fiato.

Il lecchese nelle scorse settimane era entrato nella rosa dei 30 fotografi finalisti dell’importante concorso nazionale “Obiettivo Terra”, promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana Onlus, dedicato ai parchi e alle aree protette del nostro Paese. Nella giornata di oggi, 15 luglio, nella cerimonia svolta in diretta streaming, sono stati proclamati i vincitori di una 11^ edizione che ha visto la partecipazione di oltre mille fotografi.

L’immagine “Le magiche luci dell’alba” è stata scattata nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale e ha vinto la menzione turismo sostenibile: “Sono molto orgoglioso di questa ennesima gratificazione perché da oltre cinquant’anni frequento le mie amate Grigne in tutte le stagioni e pubblicato decine di servizi sulle più importanti riviste a carattere geografico-naturalistico – ha detto Lanfranchi -. Sulle Grigne ho vissuto i momenti più significativi della mia esistenza, ho ammirato più volte paesaggi incredibili, ma anche vissuto momenti tragici superati con grande apprensione. Ho conosciuto e dialogato a lungo con i più importanti personaggi lecchesi e non solo legati all’alpinismo. Ecco perché questo nuovo premio ha un valore molto significativo. Voglio anche rimarcare che il nostro ‘piccolo parco’ è l’unico premiato dell’intero territorio lombardo”.

Durante la cerimonia è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana Valsassina Fabio Canepari che ha illustrato le peculiarità della “nostra” area protetta. Per quanto riguarda la fotografia che è valsa a Lanfranchi l’ennesimo riconoscimento  due curiosità: “E’ un autoscatto che ho effettuato con mio cugino Ermille nel momento della cosiddetta ‘ora d’oro’ che io preferisco definire l’ora magica dell’alba. E’ chiaro che per trovare condizioni simili occorre anche una buona dose di fortuna e farsi trovare pronti nel posto giusto al momento giusto”.

Che dire? Possiamo solo fare i complimenti a un fotografo che è diventato un simbolo per la sua passione e una tenacia infinita nella ricerca dello scatto… magico!