Lecco, al Parini la mostra “Violenza vs rispetto” in occasione del 25 novembre

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Al Parini una mostra per educare al rispetto dell’altro come antidoto a ogni forma di violenza

All’inaugurazione prenderanno parte anche gli studenti del Grassi (indirizzo musicale) a suggellare una collaborazione tra istituti

LECCO –  Educare al rispetto dell’altro come antidoto a ogni forma di violenza, a partire da quella sulle donne. E’ questo l’intento con il quale è stata realizzata l’installazione in mostra presso l’atrio dell’Istituto Parini, che aspira a emozionare e fare al contempo riflettere non solo i ragazzi, i docenti e il personale scolastico, ma l’intera cittadinanza lecchese.

L’inaugurazione è in programma domani, giovedì 25 novembre alle 11.15, e vedrà l’intervento di diversi rappresentanti delle istituzioni, tra cui la professoressa Marina Ghislanzoni dell’Ufficio Scolastico, il vice questore Andrea Maria Atanasio e il Direttore del Settore Servizi Sociali del Comune di Lecco Marinella Panzeri. Ad allietare con le note dei loro strumenti la cerimonia inaugurale saranno gli studenti del Liceo Musicale cittadino “Grassi”, la cui presenza rappresenta un bel segnale di collaborazione fra Istituti nell’ottica di un progetto comune da realizzare con unità di intenti. Nei giorni successivi, fino a martedì 30 novembre, l’allestimento sarà accessibile a tutti gli studenti della scuola e a visitatori esterni, che potranno prenotarsi scrivendo all’indirizzo sostenibilita@comune.lecco.it

L’iniziativa rientra infatti negli eventi promossi sul territorio in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” ed è frutto dell’impegno degli studenti di numerose classi che, sotto la guida dei loro docenti, si sono cimentati nella realizzazione dell’allestimento, sperimentando tra l’altro l’elaborazione materica di immagini artistiche e la scrittura di messaggi di speranza e rispetto nelle quattro diverse lingue studiate al Parini.

L’idea di associare il tema ecologico e l’impegno nel contrasto alla violenza di genere è venuta da un’attività svolta nei mesi scorsi: la realizzazione di un cortometraggio con la drammaturgia e la regia di Sofia Bolognini, di cui alcuni studenti sono stati interpreti. Proprio questa esperienza, mirata a far riflettere i ragazzi sui valori rappresentati dalla natura e dall’ambiente, si è rivelata un’occasione per soffermarsi sull’importanza del sentimento del rispetto nella storia umana, ma anche nella vita di ciascuno: il rispetto della natura e il rispetto della persona, di qualsiasi persona, diventano così due declinazioni della stessa attitudine ad entrare in empatia con l’altro, ad accogliere, a coltivare la tolleranza e la solidarietà.

Nell’installazione il visitatore troverà evocato il tema della violenza attraverso riproduzioni di opere di pittrici e fotografe stampate in bianco e nero e manipolate in rosso, e, accanto ad esso, quello del rispetto, simboleggiato dal bosco, un angolo di verde, emblema della vitalità che accompagna le relazioni positive, a cominciare da quelle di cui la scuola dovrebbe offrire l’opportunità, per affrontare insieme un percorso di crescita nel quale sentirsi accolti e benvoluti.

Altro elemento centrale nella scenografia realizzata è una panchina in sintonia con i colori della natura: in opposizione alla panchina rossa, che costituisce un simbolo mondiale della “Giornata contro la violenza di genere”, simboleggia la possibilità di capirsi e dialogare, unico vero argine alla violenza. I visitatori ci si potranno sedere, scattare un selfie, prendere un tanzaku (nella tradizione giapponese desideri o preghiere da appendere ai rami di bambù) come oggetto di riflessione o scriverne uno nuovo, da lasciare come messaggio agli altri. Un insieme di grande impatto scenico, come sottolineano le parole di apprezzamento della dirigente Raffaella Crimella: “Bisogna dare atto ai nostri ragazzi e ai docenti di un grande merito: essersi spesi con generosità nel dare forma concreta ai pensieri e alle emozioni”.