Lecco. Approvata la tassa sui rifiuti, ma il servizio così non va

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LECCO – La novità più importante sulla Tari è da appuntare sul calendario: riguarda le nuove date di pagamento del tributo sui rifiuti, istituite con le modiche al regolamento comunale approvate lunedì sera in municipio.

Fino allo scorso anno la prima scadenza della tassa era fissata al 30 luglio, da quest’anno sarà anticipato al 31 maggio ma solo per la prima rata. Chi opterà per il pagamento in un’unica soluzione (la maggior parte dei contribuenti lecchesi) dovrà invece effettuare il versamento il 30 settembre, in occasione della scadenza della seconda rata. La terza e ultima rata, per quanti sceglieranno la rateizzazione, resta fissata al 30 novembre.

L’assessore al bilancio  Lorenzo Goretti

La nuova modalità è frutto di una scelta dell’amministrazione di spostare il pagamento della tassa in un periodo meno pesante sul fronte del fisco e anticipare l’acquisizione dei dati anagrafici dei contribuenti a metà di gennaio. E’ stato un successivo emendamento presentato dall’assessore Lorenzo Goretti a posticipare a settembre i termini del versamento unico del tributo.

Una decisione che ha provocato anche una polemica interna alla maggioranza, “L’emendamento non è stato concordato con il Partito Democratico” è intervenuta il consigliere Agnese Massaro annunciando la sua astensione al voto.

Le critiche però, sono state soprattutto al servizio che i cittadini di Lecco pagano per raccolta e strade pulite e che nel 2019 pagheranno più. Il costo è diminuito di 40 mila euro rispetto al passato (7,9 milioni), eppure, il decremento non è stato sufficiente a scongiurare l’aumento, seppur lieve, delle tariffe per le famiglie. Questo a seguito del calo di ben 220 utenze domestiche in città (vedi articolo).

La tassa sarà invece meno ‘cara’ (tra -1% e – 2,5%) per le attività, almeno per alcune, altre invece (come ristoranti, mense, pub, ortofrutta, pescherie, fiori) subiranno un aumento (tra il 2% e 4%) avendo perso le agevolazioni di categoria previste in passato.

Un prezzo giudicato come troppo oneroso rispetto al servizio offerto, lo ha sottolineato la minoranza ma anche assessori al Bilancio e all’Ambiente hanno ammesso che si può pretendere decisamente di più.

L’assessore all’ambiente, Alessio Dossi

Ci sono nodi da sciogliere. Tra le prime cose che ho fatto come assessore sono state quelle di analizzare il capitolato e incontrare Silea e Eco Nord” ha spiegato Alessio Dossi, da pochi mesi assessore così come il suo collega Goretti. “Lecco si posiziona comunque a metà in Regione, tra gli altri 12 capoluoghi, per costo del servizio” ha spiegato quest’ultimo.

“Il solo spazzamento delle strade hanno avuto un aumento notevole, 5oo mila euro in più in quattro anni, raggiungendo i 2,4 milioni” ha sottolineato Massimo Riva (5 Stelle)

Dalla Lega, Cinzia Bettega ha chiesto maggiori controlli da parte dell’amministrazione comunale sul rispetto del contratto. “Lecco è una città pulita? La risposta non può essere sì – ha commentato Filippo Boscagli – Moltissime zone restano sporche, mancano cestini, alcuni luoghi continuano ad essere usati per l’abbandono seriale di rifiuti”.

“E’ un grosso paradosso – ha sottolineato Alberto Negrini – paghiamo un costo che non giustifica l’attività effettuata”.