Lecco celebra San Nicolò. L’appello del prevosto: “Tre donne da aiutare”

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In Basilica la messa solenne per la festa di San Nicolò

Il prevosto: “San Nicolò esempio di aiuto agli altri. Oggi a Lecco ci sono tre donne costrette a prostituirsi. Servono una casa e un lavoro”

LECCO – La Basilica gremita di fedeli, per nei distanziamenti previsti, è il segno dell’attaccamento sempre vivo dei lecchesi per il loro patrono: così è stato lunedì sera, alla messa per la Festa di San Nicolò, cuore delle cerimonie religiose per la solenne ricorrenza.

I sacerdoti del decanato cittadino si sono uniti al prevosto mons. Davide Milani nella celebrazione a cui hanno partecipato le autorità cittadine, in primis il sindaco Mauro Gattinoni insieme a molti assessori e consiglieri comunali, il prefetto Castese De Rosa e i rappresentanti della questura e le altre forze dell’ordine. Presente anche una delegazione kosovara che condivide la devozione al santo.

All’ingresso i volontari distribuivano, ad offerta libera, le tradizionali mele di San Nicolò, citate dal prevosto durante l’omelia, nella quale mons. Milani ha ripercorso la storia delle ‘tre mele’, a ricordo della dedizione del santo verso i più deboli.

Perchè “la relazione con il prossimo ci dice dell’autenticità della nostra esistenza – ha sottolineato don Davide – ci permette di entrare nella vita adesso. L’apertura agli altri non può essere un aggettivo tra i tanti, non può ridursi ad un momento di slancio, è invece lo stile della vita”.

“La carità – ha aggiunto il prevosto – deve essere un modo di vivere non la buona opera a feste comandate. La nostra città, nelle sue componenti sociali, educative ed economiche, conduce una vita autentica se considera come essenza la cura delle relazioni. I comandamenti verso il prossimo possono essere tradotti laicamente perché tutti possano riconoscerli nella propria quotidianità”.

Tre donne da aiutare, servono un casa e un lavoro

Il prevosto ha reso nota una situazione che riguarda tre donne ospiti in città:

“Sto incontrando le volontarie di una associazione che lavora per dare futuro e speranza a ragazze vittime di tratta e costrette alla prostituzione – ha raccontato don Davide – l’impegno discreto di queste volontarie le ha allontanate da questa violenza ma l’impossibilità per queste donne di avere una casa, di contare su un lavoro e su uno stipendio vero, rende difficile per queste donne sostenersi e aiutare i familiari nei paesi di origine”.

“Ecco che gli approfittatori gli schiavisti, sapendo del loro disperato bisogno di soldi, tornano a coinvolgerle nel giro della prostituzione. Oggi, a Lecco. Ecco che la fame e la necessità ferisce, le costringe ancora una volta ad essere sfruttate. Oggi , a Lecco – ha aggiunto il prevosto – Anche oggi, come le tre giovani aiutate dal santo, oggi ci sono tre giovani che a Lecco sono costretto a prostituirsi senza il nostro aiuto, non è un ricatto morale quello che vi propongo, ma la realtà. Possiamo essere noi. per loro, San Nicolò. Concretamente seve una casa e un lavoro. Sono certo che in molti mi contatteranno per aiutarle.  Rendiamo vera questa festa che oggi celebriamo”.