Lecco, il 25 la pastasciutta antifascista con l’Anpi Pino Galbani

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Pastasciutta antifascista

Appuntamento lunedì 25 luglio al circolo Libero Pensiero

Con la Pastasciutta antifascista vengono rievocati la caduta del regime fascista e il sacrificio dei sette fratelli Cervi

LECCO – La Sezione Anpi Pino Galbani, in collaborazione con la sezione Lecco Città, la Cgil Lecco e il Circolo Libero Pensiero, organizza per lunedì 25 luglio una “Pastasciutta Antifascista”, storico evento che celebra la caduta del regime fascista e il sacrificio dei sette Fratelli Cervi. L’apertura del servizio cucina è prevista per le 19.30: il menù comprende, oltre alla pastasciutta in versione originale (burro e parmigiano) – che come da tradizione verrà offerta a tutti i presenti -, altre due versioni di pasta, panini con salame e formaggio, patatine fritte e anguria. Dalle ore 21, dopo alcuni brevi interventi, la serata proseguirà con le musiche partigiane dell’Orchestrina Majakovskij.

La “Pastasciutta Antifascista” rappresenta non solo un momento di festa in ricordo di una data spartiacque per la storia d’Italia, ma anche un’occasione di riflessione sull’attualità. Dal 2014 è attivo un archivio che raccoglie le segnalazioni relative ad aggressioni fasciste nel nostro Paese, intese come quegli atti di violenza riconducibili a gruppi o singoli individui che si ispirano a ideologie di estrema destra; in otto anni sono stati 225, quasi 3 al mese, tra i quali anche l’assalto alla sede nazionale della Cgil avvenuta lo scorso ottobre da parte di alcuni militanti di Forza Nuova. Siamo consapevoli del fatto che un regime identico a quello del ventennio mussoliniano non possa più tornare, ma crediamo in quello che Umberto Eco chiamava “fascismo eterno”, con la sua capacità di adattarsi alle novità sociali: il fascismo, oggi, esiste ancora come mentalità, nel razzismo di chi odia i migranti e le politiche di accoglienza, nell’omofobia di chi vuole affossare i diritti civili più elementari, nel bellicismo di chi sostiene che pacifismo equivalga a collusione col nemico, nei diffusi atteggiamenti di intolleranza e discriminazione verso le minoranze.