Lecco. La benedizione del Lago in una festa ridotta e senza fuochi

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L’evento segna la ripartenza degli eventi estivi a Lecco

Monsignor Milani: “Benedire il lago vuol dire invocare dal Signore il dono che il nostro lago sia occasione di incontro”

LECCO – Edizione ridotta quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus per la Festa del Lago e della Montagna a Lecco senza banda e senza fuochi d’artificio.

Non tutto però è stato annullato. Questa sera infatti è stata celebrata, nella Basilica di San Nicolò, la messa affidata a don Filippo Dotti con una buona partecipazione di fedeli. Poi si è svolta una breve precessione con Monsignor Davide Milani che in zona Imbarcadero è salito su una Lucia con la quale ha raggiunto la statua di San Nicolò dove ha impartito la tradizionale benedizione al lago, alla presenza di autorità e i cittadini che hanno assistito al momento dal lungolago, nel tratto antistante a piazza Stoppani.

Monsignor Milani ha ricordato come lo scorso anno c’era un’altro clima: “migliaia di persone sulle rive del nostro lago, c’erano i fuochi, i turisti, tanta gioia… Ci sembra molto lontano quel giorno, sembra appartenere a un’altra epoca. Ma abbiamo deciso di essere qui ancora e forse oggi ci sentiamo più vicini l’un l’altro”.

Quindi ha ricordato: “All’inizio di Marzo siamo venuti ad affidare la nostra città e i suoi abitanti a San Nicolò. Lo abbiamo pregato nei giorni più duri della pandemia. A San Nicolò abbiamo chiesto una grazia: la grazia di restare uniti. La grazia come città di restare insieme. Abbiamo chiesto la grazia di dare il meglio di noi. Non sta a me dirlo ma ciascuno di noi ha motivi per dire che questa grazia è stata esaudita. La nostra città con l’aiuto di tutti è stata unita e in questi giorni duri ha dato il meglio si sé. Vogliamo quindi ringraziare San Nicolò per questa grazia e vogliamo che continui a intercedere per noi affinché siamo capaci di continuare a dare il meglio di noi per noi stessi, per le nostre famiglie e per la nostra città che riconosciamo essere una grande nostra famiglia. Questa sera celebriamo una festa che si riassume intorno al momento religioso. Sentiamo forte il bisogno di fare festa. La festa non è la baldoria, ma celebrare il senso della vita. La Festa del Lago dice che da questo punto la nostra città trova un momento di unione. Questa sera celebriamo il desiderio di sperare e continuare a camminare e allora il desiderio che abbiamo nel cuore è di continuare a trovare dei momento per vivere insieme”.

Monsignor Milani, prima di impartire la benedizione. ha concluso: “Il lago unisce e abbraccia la nostra città e i territori circostanti – ha spiegato Monsignor Milani – Benedire il lago vuol dire invocare dal Signore il dono che il nostro lago sia occasione di incontro, di vita buona, per noi che abitiamo qui e per chi viene e chi verrà in questi giorni e in questi mesi per ritrovare ristoro e refrigerio”.

Nella giornata di oggi e di ieri, sabato, la festa pur ridotta al minimo ha tuttavia offerto alcune iniziative dedicate ai turisti e agli stessi lecchesi, come la gita gratuita sul lago a bordo del battello Cicogna nella mattinata di oggi e le visite guidate gratuite al Polo della Montagna di Palazzo delle Paure sia nella giornata di sabato e che in quella di domenica.

Se la Festa del Lago in passato chiudeva il ‘Giugno Lecchese’, in questa edizione 2020 l’evento segna la ripartenza delle iniziative estive promosse dal Comune e che ora, dopo le fasi più critiche e prudenti dell’emergenza, possono ricominciare con le misure necessarie per contrastare comunque il rischio di contagio.
In programma il cinema all’aperto, concerti jazz e dell’orchestra sinfonica e spettacoli teatrali.