Lecco. Nonna Rosina festeggia 108 anni, festa con nipoti e pronipoti

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Rosina e la nipote Alba nel 108esimo compleanno nel 2019

Professoressa in pensione, insegnava musica alla scuola media Stoppani di Lecco

Festa con nipoti e pronipoti nella casa di via Galandra

 

LECCO – Un compleanno speciale, festeggiato con nipoti e pronipoti per Rosina Peluso, che sabato ha tagliato il traguardo dei 108 anni. All’anagrafe è la cittadina più anziana di Lecco.

Molti la ricorderanno come la professoressa Rosina, l’insegnante di musica della scuola media di via Ghislanzoni dove per lungo tempo ha insegnato musica, la sua grande passione, e di studenti ne sono passati tantissimi nella sua vita scolastica, tra gli altri, ci raccontano i familiari, anche il futuro primo cittadino, Virginio Brivio.

Nonna Rosina

Lei, lecchese d’adozione, è originaria della Sicilia, anche se ha vissuto la maggior parte della sua vita al nord. Il padre Placido, funzionario delle Regie Imposte, si trovava a Catania per lavoro insieme alla moglie Dolores, originaria di Cento in Emilia, quando Rosina è venuta alla luce.

Nel 1954, da Bologna, è arrivata a Lecco raggiungendo il marito Aldo, ingegnere impegnato nella realizzazione delle centrale elettrica di Morbegno, che aveva trovato casa in via Trieste. E’ accompagnata dal figlio che da adulto seguirà la strada della madre, diventando a sua volta professore, insegnando al Bovara all’indirizzo per geometri.

Nonna Rosina insieme ai nipoti Aldo e Alba e il figlio Pier Clemente

La musica, dicevamo, era la grande passione di Rosina: “A Bologna aveva studiato al conservatorio, il pianoforte era il suo grande amore – racconta Pier Clemente suo figlio – nel 1941 aveva ricevuto la proposta di diventare concertista, ma l’intenzione di metter su famiglia l’ha fatta desistere. Di lì a poco, infatti, sono arrivato io”.

Negli anni ’70, Rosina e Aldo si trasferiscono da via Trieste nell’attuale casa di via Galandra dove sabato ha spento per la sua centottesima volta le candeline tra i sorrisi dei nipoti Alba e Aldo, chiamato così in memoria del nonno scomparso, e i suoi due piccoli pronipoti.

“Non potremmo essere più felici – racconta Alba – un pensiero e un grazie davvero grande va a mio padre Pier Clemente, che si occupa di lei con grande affetto e dedizione”.

Rosina e Alba