Lecco. Patti educativi digitali: indagine sul benessere di bambini e ragazzi

Tempo di lettura: 3 minuti
bambini bimbi smartphone tecnologia pixabay

Un’iniziativa che coinvolge famiglie, scuole e istituzioni per promuovere un uso consapevole e sicuro della tecnologia tra i giovani

Un questionario per i genitori da compilare entro il 14 aprile

LECCO – Sta per partire una significativa iniziativa volta a promuovere il benessere e la sicurezza digitale di bambini, pre-adolescenti e adolescenti, nell’ambito del progetto “Patti educativi digitali”. L’iniziativa è promossa dal Comune di Lecco, in collaborazione con la Fondazione Sinderesi e l’Università di Milano-Bicocca.

È stato elaborato un questionario rivolto ai genitori, con l’intento di raccogliere dati utili per sviluppare raccomandazioni condivise a livello locale. L’indagine, costruita sulla base di una fase preliminare di ascolto di professionisti, educatori, genitori e studenti, ha lo scopo di approfondire le opinioni e le esperienze delle famiglie riguardo all’uso degli strumenti digitali, ai rischi e alle opportunità che ne derivano.

La compilazione del questionario, suddiviso in due parti, richiede circa venti minuti: una sezione è destinata ai genitori e l’altra agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Per le famiglie con figli fino alla scuola primaria, invece, il questionario si conclude con la parte rivolta al genitore. Tutte le risposte saranno trattate in forma anonima e aggregata, e i risultati complessivi saranno resi disponibili alla cittadinanza e alle realtà interessate, che potranno così sviluppare patti digitali specifici per il loro contesto.

“Questo percorso è nato dal confronto con i genitori della secondaria di primo grado, che hanno evidenziato l’urgenza di affrontare il tema dell’uso della tecnologia tra i ragazzi. L’evento online di ottobre con Alberto Pellai, seguito da oltre 550 persone, ha confermato quanto il tema sia sentito. Da allora, stiamo portando avanti incontri con associazioni, insegnanti, educatori e allenatori, oltre a iniziative rivolte alle famiglie e a un’attività pilota in alcune scuole secondarie di secondo grado, per coinvolgere direttamente ragazzi, genitori e docenti nella negoziazione di regole condivise” spiegano l’assessore alla Famiglia, giovani e comunicazione Alessandra Durante e l’assessore all’Educazione e sport Emanuele Torri.

Durante e Torri illustrano le riflessioni emerse: “Le riflessioni raccolte, insieme ai dati ottenuti dal questionario, daranno vita a cinque Patti educativi digitali, pensati per le diverse fasce d’età (prima infanzia, infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado), redatti partendo dal basso e dal coinvolgimento diretto dei vari interlocutori”.

Inoltre, Durante e Torri chiariscono l’obiettivo principale: “L’intento è fare dell’educazione digitale un elemento complementare nel percorso di crescita di bambini e ragazzi, creando regole chiare, analoghe a quelle che regolano gli spazi fisici, per vivere in modo positivo il digitale sia in famiglia che nei contesti extrafamiliari, sempre più rilevanti nel ‘villaggio’ che accoglie, accompagna ed educa”.

“Fondazione Sinderesi – spiega il segretario generale Stefano Sangalli – grazie ai progetti sviluppati nei suoi 10 anni di vita, può affermare di avere un osservatorio privilegiato sul mondo adolescenziale. Gli studi più recenti evidenziano come un uso eccessivo o improprio degli strumenti digitali comporta una crescente deprivazione sociale, a cui spesso si aggiungono dipendenza, privazione del sonno e frammentazione dell’attenzione”.

“I quattro interventi che un esperto di social media farà nelle due classi prime della scuola secondaria di secondo grado hanno l’obiettivo di coinvolgere studenti e genitori, rendendoli protagonisti e artefici nella costruzione di regole condivise – conclude Sangalli – Occorre inoltre una riflessione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, anche in ambito scolastico, per evitare che la vita online si faccia ancor più disorientante e perda il suo potenziale valore formativo”.

È possibile compilare il questionario entro il 14 aprilequesto collegamento.