Lecco Pride, la città si tinge d’arcobaleno: “Identità, parità, libertà”

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Il lungo corteo ha attraversato oggi pomeriggio le strade del centro

Il Lecco Pride non smette di crescere superati i duemila partecipanti: “Un momento importante per la città”

LECCO – Un vero e proprio fiume arcobaleno e festoso ha attraversato oggi pomeriggio le strade di Lecco. Il Lecco Pride, giunto quest’anno alla terza edizione, non smette di crescere nei numeri e nei contenuti. Una piazza Garibaldi gremita (superati i duemila partecipanti dello scorso anno) ha offerto un colpo d’occhio spettacolare con giovani, meno giovani, bambini, famiglie, associazioni, scuole, scout, sindaci, amministratori l’uno accanto all’altro per ribadire i propri diritti.

Lecco_Pride_2023

Partiti da via Ghislanzoni, di fronte al Politecnico di Lecco, la sfilata ha raggiunto piazza Manzoni per poi sfilare sul lungolago risalire da via Parini e giungere in piazza Garibaldi percorrendo tutta via Cavour. “Se l’anno scorso eravamo duemila quest’anno siamo molti di più visto che la piazza fatica a contenerci tutti – ha rimarcato Mauro Privano, presidente di Renzo e Lucio, associazione che organizza il Pride e da anni si batte per la tutela dei diritti del mondo LGBT+ -. E’ un momento importante per la città perché possiamo mettere al centro i diritti e le tre parole che caratterizzano il Pride di quest’anno: identità, parità, libertà. Identità delle persone che deve essere sempre rispettata per tutti, tutte e tuttu; la parità in modo particolare per le famiglie arcobaleno e la libertà di scegliersi di fare una famiglia come la si vuole”.

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Mauro Pirovano la piazza gremita alle spalle

Il corteo colorato era composto da tante realtà diverse, in particolare è stata ampia l’adesione delle famiglie: “Il bello di questa manifestazione è vedere tante famiglie camminare accanto a tanti giovani – ha concluso il presidente Pirovano – vuol dire che i temi che proponiamo alla società cominciano a essere sentiti”.

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Presenti a quella che è stata una grande feste anche tanti sindaci e amministratori del territorio: “Una piazza sempre più piena – ha sottolineato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. Negli ultimi tre anni abbiamo visto un allargamento di partecipazione e di patrocini da parte di una ventina di comuni e del Politecnico. Oggi in piazza ci sono anche tutta una serie di associazioni e di aziende: questo vuol dire che i temi dei diritti, dell’uguaglianza, della lotta alla violenza sono molto sentiti. Come sindaco devo però ammettere che, rispetto all’anno scorso, abbiamo un’arma in meno per tutelare le parti più deboli perché la Cassazione ci ha vietato le famose trascrizioni dei figli nati da coppie omogenitoriali, creando un problema di tutela della parte debole e credo che oggi l’Italia abbia bisogno di una norma che chiarisca questo tema e dia a noi sindaci gli strumenti giusti per prenderci cura soprattutto dei bambini che sono lasciati in un limbo che non è degno di un Paese civile, serve una legge degna di un paese civile!

Accoglienza, rispetto e inclusione: queste sono e saranno le parole chiave per la mia Amministrazione – ha concluso Gattinoni -. Da oggi saranno affiancate dalle tre parole che aprono il manifesto di questo Lecco Pride: identità, parità, libertà“.