Lecco. Quattro medaglie in ricordo dei cittadini lecchesi deportati

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La cerimonia di consegna delle medaglie dedicate ai cittadini deportati nei lager

Omaggio a Bixio Manzini, Franco Bonriposi, Giuseppe Corti  e Natale Spada.

LECCO – Si è svolta in mattinata, a Lecco, la consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti. Iniziativa nel solco della Giornata della Memoria e che a Lecco ha visto l’assegnazione quest’anno di quattro medaglie d’onore ad altrettanti cittadini del capoluogo.

La cerimonia è stata coordinata dal Prefetto di Lecco, Castrese de Rosa, alla presenza del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, del presidente della federazione provinciale di Lecco dell’Istituto del Nastro Azzurro Mario Nasatti e del presidente della sezione ANPI della Valsassina Giuseppe Augusto Amanti. Presente anche la vicepresidente di ANPI Lecco Patrizia Milani.

A ricevere i riconoscimenti, i familiari di Bixio Manzini, Franco Bonriposi, Giuseppe Corti  e Natale Spada.

“Un momento istituzionale che ospitiamo con la consapevolezza di chi attribuisce alla memoria un ruolo fondamentale – ha sottolineato il sindaco Gattinoni – Questi riconoscimenti ci consentono di dimostrare una vicinanza istituzionale non formale alle famiglie, ma anche di ripercorrere e rendere omaggio alle storie di nostri concittadini, storie personali meritevoli di essere conosciute, ricostruite, raccontate”.

“Un grazie – ha proseguito il primo cittadino – alla Prefettura di Lecco, nella persona del Prefetto Castrese de Rosa, per questo importante momento istituzionale, alla sezione lecchese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per il loro costante lavoro di conservazione e promozione della memoria, e alle famiglie di Bixio Manzini, Franco Bonriposi, Giuseppe Corti e Natale Spada, per la loro testimonianza e la loro determinazione”.

I profili degli insigniti delle medaglie
(a cura di Giuseppe Augusto Amanti – ANPI)

MANZINI BIXIO di Natale: IMI, decoratore, nato a Primaluna il 29 aprile 1916, è chiamato alle armi il 17 maggio 1937, nel IV Reggimento, compagnia chimica, matricola n. 1129. Viene congedato il 23 agosto 1938, richiamato il 7 ottobre 1939 e destinato nel 232esimo Reggimento fanteria, 4a compagnia chimica a Bolzano. Partecipa alle operazioni di guerra sulla Frontiera greco-albanese dal 2 aprile 1941 all’8 settembre 1943, data in cui è fatto prigioniero dai tedeschi a Durazzo e internato in Germania nello Stammlager XIII D di Norimberga, prigioniero n. 13451. Viene liberato dall’Esercito americano il 16 aprile 1945 e rimpatriato il 29 giugno presso il Centro alloggio di Como.

BONRIPOSI FRANCO: nato a Bergamo il 14 marzo 1923 viene chiamato alle armi il 7 aprile 1942 nel 72esimo Reggimento fanteria. È promosso caporale nel maggio del 1942, caporale maggiore nell’agosto dello stesso anno e partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Croato. Viene catturato dai tedeschi a Udine il 17 settembre 1944 e deportato in Germania nel campo di concentramento K/Z di Dachau. È liberato dall’esercito americano il 29 aprile 1945 e rimpatriato il 23 giugno 1945.

CORTI GIUSEPPE di Guido: falegname, nato a Lecco il 25 agosto 1920, è chiamato alle armi il 14 marzo 1940, nel 54esimo Reggimento fanteria, 2a compagnia cannonieri “Sforzesca”, matricola n. 12468. Partecipa alle operazioni di guerra sulla Frontiera alpina occidentale (Francia) dall’ 11 giugno al 31 ottobre 1940, sul Fronte albanese dal 23 gennaio al 13 luglio 1941 e sul Fronte russo dal 24 giugno 1942 al gennaio 1943. Dopo gli eventi sopravvenuti all’armistizio, riesce a fuggire dal proprio reparto, raggiunge la famiglia a Lecco e rimane sbandato. Non si presenta al bando di chiamata alle armi della RSI (repubblica sociale italiana) e per sfuggire alla cattura, perché ricercato, si trasferisce in zona partigiana a Premana dove riesce a sottrarsi a due rastrellamenti da parte dei nazifascisti nell’estate del 1944. Viene poi catturato dalle Brigate nere a Premana durante il rastrellamento del 13 ottobre 1944, ristretto nel carcere di San Vittore a Milano e, il 31 ottobre 1944, è deportato in Germania nello Stammlager di Pirna Copitz (Sassonia). Viene liberato dall’esercito alleato e rimpatriato il 29 luglio 1945 presso il Centro alloggio di Pescantina (VR).

SPADA NATALE: meccanico, nato a Voghera il 3 marzo 1920, viene chiamato alle armi il 15 maggio 1940, nella Marina militare presso la scuola Crem (Corpo regi equipaggi marittimi) a La Spezia. Il 2 giugno 1940 è trasferito alla scuola Crem di Pola e l’11 settembre viene imbarcato sulla nave cisterna benzina “STIGE” per le operazioni di guerra nel Mar Mediterraneo. Il 14 agosto 1942 vicino all’ isola di Creta, durante una missione da Suda a Tobruk la nave è attaccata da siluri lanciati da un sommergibile non identificato, che non andarono a segno. La nave viene catturata dalla Kriegsmarine tedesca a Pola il 9 settembre 1943 e Natale Spada è fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania nello Stammlager XI A di Altengrabow. Viene liberato dall’esercito alleato e rimpatriato il 13 agosto 1945 presso il Centro Marina di Milano. Il 23 marzo 1971 gli viene conferita la Croce al merito di guerra per il periodo bellico e per l’internamento in Germania.