Lecco. Questura in piazza con la campagna “Questo non è amore”

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La copertina dell'opuscolo "Questo non è amore"

Domani mattina, venerdì, alcuni agenti della questura saranno in piazza Garibaldi

Sarà presente un’équipe composta da operatori della Questura specializzati nella trattazione dei reati di violenza di genere

LECCO – La Questura di Lecco in piazza Garibaldi per promuovere la campagna “Questo non è amore” e distribuire la nuova brochure dedicata. Domani mattina, venerdì, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un’équipe composta da operatori della Questura specializzati nella trattazione dei reati di violenza di genere, sarà presente in centro per sensibilizzare la cittadinanza a rivolgersi ed a denunciare alle Forze di Polizia tutte le eventuali situazioni di disagio sociale. Nell’occasione verrà distribuita la nuova brochure sul tema in argomento dal titolo “Questo non è amore” – edizione 2022.

L’opuscolo, presentato il 19 novembre a Pietra Ligure, ha il privilegio di aprirsi con le frasi di Sua Santità Papa Francesco che esorta a non “ignorare il grido delle donne vittime di violenza…perché ferire una donna è oltraggiare Dio”. 
Anche quest’anno la brochure diffonde consigli utili e una serie di dati che – al di là della valenza statistica – permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e “vulnerabilità”, consentendo alle donne di comprendere in che modo difendersi, superando la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita privata e, soprattutto, il timore di rimanere sole.
Nella brochure viene altresì ricordato l’hashtag #AIUTIAMOLEDONNEADIFENDERSI, più volte espresso dal Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato con l’obiettivo è mettere in sicurezza le vittime, agendo nel contempo sul maltrattante, con strumenti che hanno dato prova di concreta efficacia.

Da domenica scorsa la compagna “Questo non è Amore” si è spostata in tutte le altre Questure italiane, che daranno vita a diverse iniziative nelle piazze e nei luoghi più frequentati, nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica su una maggiore consapevolezza nella prevenzione della violenza sulle donne. La Polizia di Stato sarà tra la gente con i camper e gli stand informativi: i poliziotti e le poliziotte entreranno nelle scuole e nelle università per incontrare gli studenti e parteciperanno a convegni per far emergere storie con risvolti non solo giuridici, ma anche culturali e sociali.
“Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono quotidianamente impegnati a mettere in campo ogni risorsa necessaria per combattere la violenza contro le donne, analizzando il fenomeno sotto tutti i punti di vista, cercando di individuarne le cause per poter intervenire in tempo, prima che sia troppo tardi”. Queste le parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, che ha altresì sottolineato l’”investimento continuo nella formazione di tutti gli operatori”, per consentire di “intercettare le condizioni di sofferenza delle donne e dei loro figli in modo da riuscire a mettere in campo tutti gli strumenti di intervento a disposizione”.

Con questo progetto la Polizia di Stato conferma il proprio impegno ad informare e soprattutto aiutare l’emersione delle situazioni di violenza, offrendo alle vittime – attuali e potenziali – il massimo supporto con personale specializzato, nella consapevolezza di quanto sia importante rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare di ciò che avviene tra le mura di casa, perché gli episodi di violenza rappresentano una “vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità” (Papa Francesco).