Lecco ricorda le vittime dell’amianto: “Non solo numeri, ma storie di persone e famiglie”

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Momento di raccoglimento presso il monumento dedicato alle vittime dell’amianto in Piazza Manzoni

La presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Cinzia Manzoni: “Continua il nostro impegno per fermare il killer silenzioso, ma anche le istituzioni facciano la loro parte”

LECCO – “Nel ricordare le vittime dell’amianto vorremmo ribadire che non è tanto il numero dei morti che conta quanto le storie delle persone che per l’amianto sono morte: dietro i numeri ci sono storie e volti, famiglie che soffrono e si portano dietro un dolore che non passa. E vogliamo anche ribadire quanto sia importante continuare a battersi perché le cose cambino e sul ‘killer silenzioso’ ci sia più informazione e consapevolezza, anche da parte delle istituzioni”.

Cinzia Manzoni

Un appello accorato quello di Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Lecco, che lunedì pomeriggio si è riunito presso il monumento di Piazza Manzoni, in occasione della Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto. Come ricordato dalla presidente, il Comune di Lecco è al 41° posto tra i 100 comuni con più morti e malattie correlate alla respirazione delle fibre dell’amianto.

Accanto a Cinzia erano presenti alcuni membri del GAM che hanno portato la loro dolorosa testimonianza: “Quello che stiamo facendo, lo stiamo facendo insieme – ha detto Manzoni – ognuna delle persone qui presenti ha sofferto per l’amianto, perdendo un familiare o un proprio caro, lavoratore, ma non solo. Noi continueremo a lavorare per fare sì che in futuro si possa respirare un’aria pulita, priva di queste fibre, un killer silenzioso che quando si palesa ha già vinto”.

La presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma ha indetto un momento di silenzio e riflessione in ricordo di tutte le vittime dell’amianto (7 mila i morti in Italia nel 2024 registrati dall’Osservatorio Nazionale Amianto, ndr), rivolgendosi poi alle istituzioni: “Un appello a tutti i sindaci, primi responsabili della salute dei cittadini, perché scendano in campo concretamente e, accanto agli sportelli amianto, completino le mappature e sensibilizzino i cittadini che hanno amianto nelle loro case di compilare il modelloN/A 1 insieme a un tecnico abilitato (geometra, architetto ecc), che stabilisca l’indice di degrado dei manufatti per provvedere all’eventuale rimozione, se gravemente ammalorati, come prevede a legge”. Manzoni ha ribadito: “Solo se non c’è l’amianto non ci saranno altre vittime: come GAM ci siamo mossi anche a livello regionale chiedendo l’aggiornamento del Piano Regionale Amianto, femro al 2002: la nostra lettera al presidente Fontana è datata 2023, stiamo ancora aspettando risposta”.

Accanto alla sensibilizzazione, Manzoni e il GAM si battono anche per vedere riconosciuti i diritti legali dei malati di amianto e delle loro famiglie: “Quello che accade ancora oggi è vergognoso, ho avuto modo di esprimerlo personalmente anche al presidente dell’Inail, a Roma” ha detto Manzoni, che ha ricordato come il Gruppo Aiuto Mesotelioma stia lavorando in prima linea accanto agli ex lavoratori della Leuci di Lecco dopo aver portato avanti insieme all’avvocato Molteni  e al dottor Edoardo Bai la causa pilota, c’è stata la prima sentenza del 2021 grazie alla quale sono stati riconosciuti i benefici previdenziali per 3 di loro. “In questi mesi la causa è estesa ad altri 22 ex lavoratori che stanno attendendo giustizia per aver lavorato in ambienti ove era presente purtroppo l’amianto anche nella catena lavorativa, senza alcuna protezione e senza che nessuno li avesse avvisati del pericolo” ha fatto sapere Manzoni.

“Sono passati 33 anni dalla legge 257 del 1992 che ha bandito la commercializzazione sul territorio italiano dell’amianto – ha concluso Manzoni – ma ancora oggi sul territorio vi sono tonnellate di amianto da bonificare e migliaia di morti  (8 persone al giorno) che superano quelli degli incidenti stradali, ma che ormai fanno poca notizia. Come Gruppo Aiuto Mesotelioma a Lecco non ci arrendiamo e continuiamo a informare e sensibilizzare sulla pericolosità delle fibre d’amianto attraverso convegni come quello svoltosi a Villa Gallia a Como il 12 aprile, ma anche con incontri nelle scuole, il 3 maggio saremo all’istituto Bachelet a Oggiono”.

Per informazioni, è possibile rivolgersi allo Sportello Informativo sull’Amianto aperto presso il Comune di Lecco l’ ultimo martedì di ogni mesesu appuntamento, dalle 9 alle 12 (escluso luglio e agosto). Per accedere al servizio bisogna prenotarsi al numero 329 0915734 oppure inviando una email a info@gruppoaiutomesotelioma.org