Una conferenza ha dato sabato il via ai festeggiamenti dell’istituto Badoni di Lecco
Ricostruita attraverso testimonianze e aneddoti di personalità legate all’istituto, una storia lunga 75 anni di cambiamenti e traguardi
LECCO – “Questo non è un traguardo: 75 anni simboleggiano il raggiungimento di una maturità, sono sinonimo di esperienza e anche di cambiamento. Col trascorrere del tempo il Badoni si è trasformato, e continuerà a farlo proiettandosi nel futuro e guardando oltre, agendo in un presente che è frutto delle eredità passate“.
Le parole di Luisa Zuccoli, preside dell’Istituto Badoni di Lecco, riassumono in pieno il messaggio dietro al titolo ‘Passato, presente, futuro: il Badoni si racconta’, dato alla conferenza di apertura per i festeggiamenti del suo 75esimo anniversario di fondazione.
Nell’aula gialla dell’Istituto tanti i volti riuniti oggi, sabato 5 novembre, per celebrare l’importante compleanno, molti dei quali intervenuti per rendere pubblico il filo che continua a legarli, anche a distanza di anni, alla scuola lecchese, portando a conoscenza dei presenti una narrazione che, unita alle altre, consente di ricostruire passo passo la storia di successo del Badoni.
Un passato che non esisterebbe senza gli studenti, come sottolinea la Prof.ssa Ornella Longhi, coordinatrice della conferenza: “Se possiamo parlare di passato, presente e futuro è solo grazie a loro, per questo continueremo a creare percorsi educativi che possano aiutare le generazioni a crescere dal punto di vista umano e professionale. Tutti coloro che sono passati per queste mura, hanno fatto sì che il Badoni diventasse quello che è oggi”.
A lasciare tracce nei 75 anni di storia ci hanno pensato ex studenti, seguendo anche percorsi professionali di tutto rispetto, insegnanti e dirigenti, che ricoprendo il ruolo di relatori hanno rilasciato testimonianze e aneddoti anche divertenti inerenti alla vita in istituto. Quello che traspare dai racconti è la presenza di una forte identità, denotata non solo dai ‘cappellino badoniani’ donati ai partecipanti nel corso della conferenza, ma dalle parole impiegate da queste voci narranti.
A sottolineare lo spiccato sentimento di coesione ci ha pensato l’ex dirigente scolastico Roberto Peverelli, per 16 anni alla guida dell’Istituto: “Il Badoni è una scuola con un’identità ben definita, composta da una rete di relazioni affettive robusta. Gli stessi docenti la sentono con forza, tenendola viva con il loro lavoro. Sicuramente questo ‘essere badoniani’ è un aspetto da preservare e da continuare ad alimentare in futuro, perché è il punto di forza che regge l’intero sistema della scuola e ha contributo a renderla nota anche a livello nazionale”.
Per gli ex studenti presenti in sala, e già da tempo inseriti nel mondo del lavoro ricoprendo anche ruoli di un certo calibro come nel caso del Generale Silvano Frigerio nell’Aeronautica Militare, insieme a tanti altri, il Badoni “ha insegnato la parte di formazione tecnica e professionale, ma soprattutto ad avere consapevolezza e credere in noi stessi, nel fatto che fosse possibile superare ogni tipo di difficoltà e risolvere i problemi presenti nella vita di tutti i giorni”.
Non sono mancate nemmeno le parole delle aziende operanti nel lecchese, che da sempre collaborano in sinergia con il Badoni, bacino di forza lavoro che eccelle in termini di formazione. Oltre a loro, hanno espresso la loro visione al microfono anche Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco Sondrio, e Angelo Cortesi, consigliere di API Lecco Sondrio.
“Confindustria è una realtà fortemente intrecciata con il Badoni – spiega Agostoni -. Il successo del nostro territorio a livello industriale nel mondo è legato alla presenza nelle aziende di profili tecnici di altissima qualità, provenienti proprio da questo Istituto, che ha saputo seguire l’evoluzione produttiva della città. E in questo periodo storico a mancare è proprio il personale qualificato, tanto che stiamo affrontando una crisi in termini strutturali proprio per via di questa carenza”.
Ribadisce l’importanza della sinergia tra imprese ed enti di formazione Cortesi: “Studi storici confermano che nei luoghi in cui accanto alle fabbriche sono sorte scuole adibite alla formazione, i territori hanno avuto uno sviluppo maggiore. Lecco ne è un esempio, il Badoni ne è un esempio, nato da un imprenditore che voleva colmare i bisogni del territorio. Queste necessità si sono evolute nel tempo, tanto che la meccanica è stata contaminata dalla tecnologia, rendendo forte l’esigenza di tecnici specializzati, che ora non ci sono. Per trovarli, è importante che la scuola ricominci a insegnare la passione del fare“.
Tra un intervento e l’altro, proiettati anche due video: uno incentrato sul raccontare il Badoni di oggi, filmato attraverso cui gli ex studenti presenti in aula hanno potuto vedere i cambiamenti intercorsi negli ambienti dell’istituto; l’altro più improntato al passato, una sorta di video-storia dell’Istituto sotto forma di trailer, realizzato appositamente per il 75esimo anniversario. Un lavoro ancora in costruzione che si intitolerà ‘Ricordi, racconti, riconoscimenti’, mostrato per suscitare un po’ di curiosità e suspense in attesa della proiezione ufficiale durante la serata finale prevista il 29 novembre al Teatro Cenacolo Francescano.
Aperti i festeggiamenti, si terranno questo mese altri appuntamenti organizzati dall’Istituto, presenti nel seguente calendario.