Lombardia in zona rossa da domenica, l’ordinanza del Ministro

Tempo di lettura: 2 minuti
Da domenica 17 gennaio la Lombardia torna in zona rossa

Il provvedimento in vigore almeno fino al 31 gennaio

Le regole sugli spostamenti, Didattica a distanza dalla seconda media, negozi di nuovo chiusi

LECCO – La Lombardia torna in ‘zona rossa’ da domani, 17 gennaio, fino almeno al 31 gennaio. L’ordinanza è stata firmata oggi dal Ministro della Salute Roberto Speranza (leggi qui il decreto).

Da domani dunque la nostra Regione tornerà ad un regime di ‘soft lockdown’ con restrizioni più severe soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti.

Sarà infatti vietato uscire di casa se non per i comprovati motivi di necessità.

Tuttavia sarà possibile recarsi a fare visita ad un parente o ad un amico se si è al massimo in due (adulti) e una sola volta al giorno purché si resti all’interno del proprio Comune di residenza.

Resta valida la deroga del Decreto Natale per i residenti nei Comuni fino a 5 mila abitanti, i quali potranno recarsi a fare visita ad un parente o ad un amico (sempre in massimo di due adulti) in un Comune situato nel raggio di 30 km (è comunque sempre vietato recarsi nel capoluogo di Provincia).


Chiusi anche i negozi

In zona rossa restano chiusi bar e ristoranti (vietato l’asporto nei bar dopo le 18, nei ristoranti è possibile fino alle 22, sempre consentita la consegna a domicilio).

Da domenica 17 gennaio richiuderanno anche le saracinesche i negozi (restano aperti una serie di attività commerciali quali i negozi di alimentari, i supermercati, le edicole, le librerie, i negozi per neonati, i parrucchieri, le lavanderie. Chiusi i centri estetici).


Dad dalla seconda media

Infine, permane la Didattica a Distanza nelle scuole superiori e da lunedì 18 torneranno a fare lezione online anche gli studenti di seconda e terza media.

Come detto, la Lombardia sarà in zona rossa fino al 31 gennaio almeno: un’eventuale variazione di colore dipenderà dal miglioramento dei dati.

Una decisione, quella del Ministro della Salute, che non è piaciuta al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che nelle scorse ore aveva annunciato l’intenzione di fare ricorso, definendo la zona rossa una ‘punizione non meritata per i cittadini lombardi’.