L’Ostello ‘pop’ innesca la polemica in Comune. L’apertura? Forse a luglio

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Lecco Hostel ostello di Lecco
Lecco Hostel

L’impostazione dell’ostello rivisitata dai gestori accende le critiche dei consiglieri comunali

Camere, ristorazione, co-working e anche Decathlon, ma l’apertura slitta: “Forniture in ritardo”

LECCO – Sicuramente attrattivo, forse un po’ diverso da come ce lo si aspettava: è un Ostello della Gioventù decisamente moderno quello presentato giovedì sera in municipio dai suoi gestori, moderno al punto che diversi consiglieri comunali hanno arricciato il naso durante la riunione, esprimendo le proprie perplessità.

Del resto, lo stesso referente di Ristogest, società vincitrice del bando comunale per l’assegnazione della struttura, ha spiegato chiaramente la visione imprenditoriale del progetto: “Abbiamo cercato di costruire una proposta che, nei suoi dettagli, provasse ad allontanarsi da un modello di ostello della gioventù un po’ passato e che, per nostre esperienze, non vogliamo ambire – ha rimarcato Lorenzo Gatti, direttore generale di Ristogest – Vogliamo invece creare uno spazio che possa essere bello e che, attraverso il bello, le persone possano godere e creare delle relazioni per miglioraci e migliorare”.

I gestori hanno dunque sviluppato con questa visione il progetto iniziale, a partire dal logo (“Hostel”) che era stato scelto in un concorso di idee degli studenti e che è stato integrato con l’aggiunta della parola “Lecco”. Il logo compare nelle vetrofanie della struttura mentre delle luci al neon ne riprenderanno i concetti chiave (eat&drink, meet&work, sleep) e compariranno all’esterno dell’ostello.

Rendering degli interni

Anche all’interno saranno proposte, con lo stesso stile, scritte luminose al neon abbinate alle forme “pop”, ispirate alla montagna, che troveranno posto sulle pareti degli spazi interni e corridoi. Non mancherà il verde a richiamare il rapporto con l’elemento natura e l’outdoor.

Come sarà il ristorante dell’ostello

A piano terra troverà posto, oltre alla reception, il ristorante-bar che è stato completamente rivisitato rispetto alla pianificazione iniziale ritenuta “poco pratica” dai gestori, esperti nel ramo della ristorazione: “Partendo dal nostro know-how, abbiamo immaginato uno spazio non solo funzionale agli ospiti dell’ostello ma alla collettività, un locale aperto ai lecchesi” ha spiegato Gatti.

Sempre al piano terra è stato previsto uno spazio di co-working, ovvero sei box uffici che potranno essere affittati da start up, partite Iva ma anche da studenti “che necessitano di spazi di autonomia per lavorare, a costi contenuti”.

Gli uffici per il co-working che troveranno posto al piano terra

 

Una delle novità annunciate è l’apertura di un piccolo punto vendita Decathlon nella struttura, un “outdoor sport shop” con ingresso indipendente rispetto all’ostello dove sarà anche possibile affittare attrezzatura sportiva. All’esterno del punto vendita, sarà installata una parete di arrampicata.

Al piano superiore le camerate per un totale di 120 posti letto, studiate nei loro interni con degli arredi ben curati. “Non ci concepiamo e non vogliamo essere un ostello della gioventù – ha spiegato Gatti -ma vogliamo essere un ostello, una realtà, che possa realmente offrire opportunità e che si qualifichi un certo grado di attenzione al cliente”.

Il punto vendita Decathlon che sarà previsto nella struttura

Forniture in ritardo

Una struttura attesa da tanti anni, quello dell’ostello di San Giovanni, ma ancora oggi una data di apertura non c’è: prevista inizialmente per Pasqua, l’entrata in funzione di “Lecco Hostel” potrebbe essere a luglio come spiegato dai gestori.

“Siamo imprenditori, noi stessi abbiamo necessità di aprire il prima possibile – ha spiegato il direttore di Ristogest evidenziando problemi al reperimento del materiale che andrà a comporre gli arredi – i nostri fornitori sono in difficoltà a ricevere la materia prima che arriva dalla Cina. Tutto deve passare per via aerea con tempi e costi estremamente alti. Oggi non sono in grado di fornire una data certa, la migliore ipotesi è l’apertura a luglio. Perdere la stagione estiva rappresenterebbe un danno anche per noi”.

Un rendering dei corridoi dell’ostello

La discussione

Una spiegazione che però non è bastata al consigliere comunale Giacomo Zamperini (FDI): “L’ostello è stato consegnato in uno stato praticamente pronto, adesso per un problema di materiali ci viene detto che non si apre. Stiamo parlando di un bene pubblico pagato con soldi pubblici e non di un’azienda privata che fa quello che vuole, un bene passato attraverso un bando e adesso chi ha vinto ha il dovere di renderlo operativo il prima possibile. Prendo atto questa sera, inoltre, che da ostello della gioventù è diventato qualcos’altro”.

“Condivido le parole di Zamperini – è intervenuto Antonio Rossi, consigliere comunale e sottosegretario regionale – il progetto mi è piaciuto, non mi piacciono le scritte al neon, non si inseriscono nel contesto. Regione Lombardia ha messo delle risorse nell’accordo di programma, non si è ma portato a conoscenza di mettere dei contributi pubblici per portare qui un negozio. C’erano altre vie per portare Decathlon a Lecco. Si era invece parlato di un’officina per le e-bike che mi pare invece non sia stata menzionata”.

“Mi chiedo se l’opposizione abbia mai visitato un ostello – ha replicato dalla maggioranza Pietro Ragazzoni del PD – un giovane sarebbe bene felice di trovare questi servizi”.

Ma è proprio sul tema giovani che interviene il collega di maggioranza Alberto Anghileri che ha chiesto attenzione al tariffario delle camere ed ha auspicato che possa crearsi un rapporto vero tra l’ostello e la città. Dal centrodestra Simone Brigatti ha insistito sulla questione tariffe chiarimenti rispetto al businness plan aziendale: “Un bel progetto – ha detto – ma forse lontano dallo spirito iniziale che avevamo di questo luogo”.

“E’ un progetto che la città attende da diverso tempo e che vuole vedere realizzato – è intervenuto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, ex assessore alle opere pubbliche – Nell’ottobre del 2020 avevamo lasciato l’ostello in ordine e concluso, siamo all’aprile del 2022. Nel bando di gestione c’erano dei paletti, vorrei capire se domani, a fronte di questa presentazione, non si manifestino dei ricorsi”.

Una possibilità, questa, su cui gli uffici comunali hanno rassicurato, essendo Ristogest l’unica azienda ad aver partecipato al bando concretizzando una propria offerta.

“Un intervento coraggioso”

“Non stiamo facendo nulla di diverso da quanto previsto dal bando – ha rassicurato il direttore Gatti – Mio nonno parlava del giuoco del pallone, oggi i ragazzi parlano di giocare a calcio” ha commentando rimarcando la differenza tra il ‘vecchio’ modello di ostello e il più nuovo ‘hostel’.

Come saranno le camere

Un progetto che ha il sostegno dell’amministrazione comunale: “Solo un anno fa c’era preoccupazione sulla qualità della proposta che avremmo avuto. Penso che Lecco Hostel sia un intervento coraggioso – è intervenuto l’assessore Giovanni Cattaneo – come amministrazione volentieri ci mettiamo la faccia perché può essere il trampolino di lancio della città verso la sua vocazione turistica”.