Mascherine: 60 mila distribuite a Lecco, ora si pensa a quelle riutilizzabili

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La consegna delle mascherine fuori dal Carrefour (ex Sma) in centro città ad aprile

Conclusa la distribuzione gratuita della mascherine a Lecco: 60 mila per 25 mila famiglie

Altre 30 mila appena acquistate, ipotesi di distribuire in futuro le mascherine lavabili

LECCO – Si sta esaurendo in questi giorni la distribuzione gratuita delle mascherine a Lecco: complessivamente 60 mila i dispositivi recapitati dal Comune ai cittadini, di questi 50 mila sono stati forniti dalla Protezione Civile regionale. I dati sono stati resi noti dal vicesindaco Francesca Bonacina nella seduta della commissione consiliare di martedì sera.

“Nelle prime battute – ha spiegato il vicesindaco – la scelta è stata quella di non distribuirle a tappeto perché non si voleva dare il messaggio che, con le mascherine, si poteva uscire di casa se non per necessità e tra queste la spesa alimentare. Per questo si è scelto di puntare alla distribuzione del primo lotto all’ingresso dei supermercati”.

Il secondo lotto di mascherine invece, “con la ripresa graduale delle attività” ha ricordato Bonacina, è stato distribuito nei rioni direttamente alle famiglie, distribuzione che è terminata proprio ieri.

L’amministrazione comunale ha acquistato un altro contingente, circa 30 mila dispositivi per 15 mila euro, che restano nelle disponibilità del municipio: “Le stiamo fornendo ai gruppi di volontariato, aspettando di capire se qualcuno tra i cittadini non le ha ricevute”.

Non sono però mancate critiche dall’opposizione: “Pensiamo di dare una mano ai cittadini fornendo una mascherina al mese?” è intervenuto Dario Spreafico di Vivere Lecco.

In futuro, però, il Comune potrebbe provvedere ad un’ulteriore distribuzione puntando alle mascherine lavabili: “Le cosiddette mascherine di comunità – ha ricordato il vicesindaco – se la direzione sarà quella di consentire l’uso di tali protezioni, allora potrebbe avrebbe  senso pensare di fornire il cittadino di questi dispositivi, non più usa e getta ma riutilizzabili”.