Monte Barro, presentato il nuovo sentiero ad accessibilità migliorata

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Il sito del Grande Edificio sarà accessibile a tutti

Un’altra bella notizia: la corona pensile torna a Galbiate

GALBIATE – E’ stato consegnato questa mattina, lunedì, il cantiere per la realizzazione di un sentiero escursionistico ad accessibilità migliorata per l’area archeologica dei Piani di Barra. Un intervento realizzato nell’ambito del progetto “Archeologia inclusiva”, su finanziamento di Regione Lombardia.

Antonio Bossi

“Il progetto si chiama ‘archeologia inclusiva’ e richiama il concetto chiave di inclusività molto aperta per poter andare a contenere tutti i potenziali utenti e rendere il più accessibile possibile il sito – ha detto Antonio Bossi, responsabile dei servizi educativi del Museo Archeologico del Barro -. Non solo persone con disabilità motorie o non vedenti, il sentiero permette un facile accesso all’area archeologica anche ai bambini, alle famiglie, agli anziani toccando qualcosa che ti permette di avere una conoscenza in più e questo è il risultato inclusivo”.

Il progetto è frutto di una collaborazione tra Parco del Monte Barro e Apl (Associazione Paraplegici Lombardia onlus) ed è finalizzato a rendere fruibile anche alla persone diversamente abili il Parco Archeologico dei Piani di Barra e, in particolare, il sito del Grande Edificio.

Marco Tremari

“Questo progetto rientra in un discorso un po’ più ampio che sta portando avanti il Parco che punta al rilancio dell’archeologia – ha detto Marco Tremari, direttore del Museo Archeologico del Barro -. Negli ultimi anni, col museo, abbiamo seguito dei nuovi scavi a Monte Castelletto, la cui campagna si è appena conclusa e che ha portato alla scoperta d un nuovo sito accessibile tramite una rete di sentieri e di percorsi”.

E poi una grossa novità che riguarda la famosa corona pensile in bronzo, il simbolo dei ritrovamenti ai Piani di Barra: “La corona trovata nel Grande Edificio al tempo degli scavi degli anni Novanta finalmente, dopo un iter abbastanza lungo, siamo riusciti a riportarla al Parco – ha continuato Tremari -. E’ sempre stata depositata al museo di Como, ora la corona si trova in cassaforte in attesa di essere esposta”.

Un altro progetto che sta seguendo il Parco è l’inclusione di un nuovo polo archeologico: la chiesa di San Giorgio di Annone dove alcuni scavi hanno permesso di riportare alla luce affreschi delle fasi più antiche della chiesa e che adesso verranno esposti.

Matteo Scaltritti

“Tornando al sentiero l’importo per la realizzazione è intorno ai 60 mila euro, a cui si aggiungono circa 15 mila euro di forniture (attrezzature tattili-multimediali, supporti per la didattica, dotazioni per zone di sosta e riposo) – ha spiegato Matteo Scaltritti, architetto progettista – tra cui c’è anche una carrozzella da fuori strada a ruota unica che consentirà, grazie agli accompagnatori, di poter portare le persone che non hanno capacità motorie anche al di fuori del sentiero in questione, su tracciati più impervi”.

L’area da cui partirà il nuovo sentiero

Il tutto sarà realizzato con materiali coerenti con l’ambiente circostante. Il nuovo sentiero partirà qualche metro più a monte dell’attuale accesso, in corrispondenza dell’area pic-nic che può godere del supporto della baita alpina, dove sono presenti i bagni. Nei pressi della partenza del sentiero, poi, c’è un’altra baita di proprietà del Parco che potrebbe diventare il punto di accoglienza.

Si tratta di un sentiero di circa 300 metri, che sarà percorribile non solo da carrozzine, ma anche dai passeggini, piuttosto che da persone anziane oppure persone con limitazioni temporanee. Lungo il nuovo percorso, i lavori dovrebbero essere completati entro l’anno, saranno posizionate anche tabelle in Braille ed altri supporti che illustreranno sia l’ambiente naturale che la storia dell’area archeologica.