Nel 75° anniversario, Lecco ricorda le vittime degli scioperi del 7 marzo 1944

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Una cerimonia per non dimenticare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà

Gli studenti lecchesi hanno raccontato il Viaggio per la Memoria da Lecco ad Auschwitz

LECCO – Una mattinata, quella di oggi, dedicata alla celebrazione del 75° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944, in memoria dei caduti e dei deportati.

Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Comune di Lecco e Provincia di Lecco hanno organizzato la cerimonia per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell’Italia dalla dittatura.

Dopo la Messa celebrata da don Egidio Casalone nella chiesa di Castello, nonostante la pioggia il corteo si è diretto verso il Parco 7 marzo dove, dopo la deposizione di un omaggio floreale, il presidente dell’Anpi Lecco Enrico Avagnina ha ricordato quei momenti drammatici.

Enrico Avagnina

“Un episodio di resistenza delle operaie e degli operai lecchesi, il 7 marzo a Lecco è la data stabilita per l’inizio degli scioperi contro la guerra, per il pane e per migliori condizioni di vita. Alla Badoni, alla Bonaiti di Castello, alla File, alle acciaierie del Caleotto, all’Arlenico gli operai entrano ma attuano lo sciopero bianco: si sta in fabbrica ma non si lavora. La reazione non si fa attendere e i Repubblichini, guidati dal capo dei fascisti di Como, entrano nelle fabbriche e arrestano 35 operai, ben 31 alla Rocco Bonaiti, e li portano legati alla stazione ferroviaria”.

“Degli arrestati ne verranno deportati 26, 22 dalla sola Bonaiti. Di loro in 19 non ritorneranno, a riprova delle condizioni di vita nei lager nazisti. Il più anziano aveva 54 anni, il più giovane 17. In 7 riuscirono a salvarsi – ha continuato Avagnina -. A questi lavoratori e lavoratrici va la nostra gratitudine e riconoscenza, in particolare al ricordo di Regina Aondio e Pino Galbani che in tempi e modalità diversi si dedicarono a raccontare alle nuove generazioni i fatti del 7 marzo. Ricordare è un dovere, il nostro respiro quotidiano”.

Il corteo poi si è spostato proprio davanti alla lapide dei caduti in via Castagnera dove è deposto un maggio floreale per ricordare i lavoratori lecchesi deportati nei campi di sterminio nazisti.

La mattinata è proseguita nell’aula magna dell’istituto Bovara dove le autorità hanno incontrato il dirigente scolastico dell’istituto Bertacchi Raimondo Antonazzo e alcuni studenti degli istituti lecchesi che hanno partecipato e raccontato il Viaggio per la Memoria da Lecco ad Auschwitz. La celebrazione ha visto anche la presenza del coro della Scuola secondaria di primo grado “A. Stoppani” .