Nonostante il virus, Lecco celebra il 25 Aprile: “La speranza è un futuro da costruire insieme”

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Celebrazione “essenziale” al Monumento dei Caduti in largo Montenero

“Speriamo che l’arcobaleno sui nostri balconi incroci un Tricolore simbolo di unità”

LECCO – Una cerimonia essenziale, con poche persone, ma non per questo meno sentita. Il 25 Aprile al tempo del coronavirus è anche questo. Il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il presidente della Provincia Claudio Usuelli e il sottosegretario di Regione Lombardia Antonio Rossi si sono ritrovati questa mattina, dopo la messa celebrata in basilica, per rendere onore ai caduti al monumento in largo Montenero.

Niente cortei o sfilate, solo l’Inno d’Italia e il suono di una tromba a intonare il silenzio: “Un 25 Aprile essenziale rispetto agli anni passati per le ragioni che tutti sappiamo – ha detto il sindaco Brivio -. In queste ore abbiamo un po’ voluto riprendere l’immagine dell’arcobaleno che sta caratterizzando lo spirito degli italiani, di chi è chiuso in casa e di chi è impegnato nelle operazioni di cura sanitaria, sociale, di protezione civile o di sicurezza. Quell’arcobaleno che ci accompagna con gli slogan, l’incitamento e la prospettiva di futuro. La speranza è che quell’arcobaleno incroci il Tricolore delle nostre case, delle nostre istituzione e di tutti quei luoghi, pubblici e privati, che vedono proprio nel Tricolore un punto di riferimento che, dalla guerra di liberazione in avanti, ha rappresentato l’unità d’Italia nata dal sangue dei patrioti della resistenza. La speranza è in un futuro che nessuno ci regala ma che dobbiamo costruire nell’impegno quotidiano di tutti. Buon 25 Aprile”.

Il sindaco ha poi ringraziato tutte le autorità presenti, il rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Enrico Avagnina (che ha letto il Decreto di conferimento della Medaglia d’argento al Comune di Lecco per l’attività partigiana) e il presidente di Assoarma Filippo Di Lelio.

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