Ospedale, carenza di personale. La Rsu chiede un nuovo incontro al Prefetto

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Le rappresentanze sindacali tornano a denunciare la situazione negli ospedali lecchesi

“Riposi quasi sempre soppressi e ferie concesse con difficoltà. Senza personale le strutture rischiano il collasso”.

 

LECCO – Conclusa (almeno sulla carta) l’emergenza Covid, continua l’emergenza legata alla scarsità del personale in servizio nelle strutture sanitarie pubbliche: è ancora una volta la rappresentanza sindacale dell’azienda ospedaliera di Lecco ha rimarcata la situazione è a chiedere un incontro con il prefetto.

“La cronica carenza di personale sanitario (medici- infermieri), socio-sanitario (OSS), continuano a mettere sotto pressione la tenuta dei servizi sanitari erogatori nei tre presidi ospedalieri della nostra provincia – spiega la Rsu – Tali criticità attraversano molte strutture del Sistema Sanitario Regionale, risultano nella nostra realtà territoriale, ancora più gravose, infatti gli ultimi dati inviati dall’ASST alle organizzazioni sindacali rispetto ai residui ferie e ore accantonate, presentano uno scenario drammatico: le strutture rischiano il collasso per carenza di personale”.

“La carenza di personale – aggiungono le rappresentanze sindacali – mette a serio rischio la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti. I riposi sono quasi sempre soppressi, le ferie vengono concesse, quando non annullate, con estrema difficoltà. Nonostante i concorsi in atto, il personale decide di non prendere servizio a Lecco, in parallelo sono in aumento le dimissioni e gli abbandoni volontari. Da non sottovalutare, le facili previsioni di ulteriori pensionamenti che avverranno nel prossimo futuro, vista l’elevata età media dei dipendenti”.

“A complicare una situazione già molto deteriorata – dicono ancora – si aggiunge l’applicazione dell’ennesima riforma del SSR (Lr n. 22 del 2022), la norma regionale prevede l’apertura di nuove strutture sanitarie di livello territoriale, ma senza nessuna indicazione rispetto al potenziamento del personale. Per tali ragioni, chiediamo un incontro per illustrare le difficoltà a cui sono sottoposti gli operatori e le ricadute sulla qualità dei servizi”.